Al Beer Garden la presentazione del primo ep da solista di ‘O Zulù
“SuONO Questo SuONO Quello” è un lavoro discografico che racconta molto del dott. Luca Persico, in attesa che parta il Newroz festival insieme ai 99 Posse.
“Non lo farò”, dichiarazione d’intenti di uno che non si è mai arreso, “Reo confesso” di uno che è diverso, che è sè stesso, che muore e risorge senza la prosopea di un’araba fenice ma con il coraggio e la dignità che dovrebbe essere riconosciuta ad ogni essere umano.
“ce magnamm”, “giuro” e “Piantiamola”, dove ‘O Zulù rinverdisce i fasti di non un passo indietro dimostrando coerenza con i discorsi a favore della liberalizzazione delle droghe leggere, tematica sviluppata con cognizione di causa talmente grande che l’autore può permettersi di sconsigliare l’uso della marijuana a chi sceglie di fumare solo per stare fuori; “e tiemp miej”, “sono questo sono quello” e in mezzo al nuovo lavoro discografico tutta la storia dei 99 Posse, riarrangiata, ri-mixata, risentita e assolutamente ri-confermata dal pubblico del Beer Garden, da “Rafaniello” a”Ripetutamente”, da “Napulitan” a “O documento” passando per “rigurgito antifascista” alla versione più matura di “Curre curre guagliò”.
Non è un profeta, ‘O Zulù, ed è un personaggio ben lontano dal godere dell’aura quasi mistica di cui si è ammantata un’intera generazione cantautorale del nostro panorama musicale; non un maitre à penser, dunque, ma uno con una grande innegabile dote, quella di farsi ascoltare al di là dei gusti musicali, anche da chi storce il naso di fronte al grido di Giuann ‘o palestinese. Anche da chi non viene dalla saittella, anche da chi non ha mai occupato uno spazio per metterlo a disposizione di una comune fruibilità, anche da chi non ha fatto “la pantera”.
E a quelli che l’hanno fatta, ‘ O Zulù sa dare ancora voce, perchè grida anche per noi.