La morte ai tempi dei socials
Non di rado assistiamo a profili che diventano luogo di lacrime per lapidi virtuali, ove ognuno si reca per apporre un fiore seppur non reale. Gli stessi familiari si vedono impotenti davanti a tali manifestazioni che, se da un lato sembrano tener in vita il caro estinto, dall’ altra rappresentano un continuo tener aperta una ferita che stenta a cicatrizzarsi. Si stima che ad oggi ci siano circa tre milioni di accounts di persone decedute. Immaginate per un attimo questo numero abnorme di lapidi virtuali senza alcun controllo.
Così accade che Facebook, il social più famoso del mondo, oltre il miliardo di utenti attivi nel pianeta, inserisce l’opzione Legacy Contact (per ora attiva solo negli Stati Uniti) con la quale si potrà indicare -quando si è ancora in vita- un contatto erede su Facebook. Pensate che, solo negli Stati Uniti, questo social conta circa 186 milioni di iscritti; con questa iniziativa si tenta di arginare l’annoso e mai risolto problema dei dati digitali che fluttuano nella rete e del vuoto che viene a crearsi quando viene a mancare il titolare del profilo. La notizia è stara ufficializzata tramite il blog ufficiale di Facebook, come spiega Vanessa Callison-Burch product manager. “Facebook per molti di noi è anche un luogo per ricordare e onorare coloro che abbiamo perso”. Quando un utente viene a mancare ,il suo account può diventare un memoriale della loro vita. A scongiuri fatti, la richiesta potrà essere inoltrata andando su Security e poi Legacy Contact. La persona prescelta potrà accettare o meno. In questo modo questa persona “erede” designato si occuperà di curare il profilo del defunto accettando nuove amicizie, rispondere ai messaggi e curarlo secondo le disposizioni lasciate dal defunto. Non potrà comunque intervenire su messaggi avvenuti in precedenza o loggarsi a suo nome . In pratica, è come se il profilo venisse congelato per quanto attiene alla storia virtuale appartenuta al defunto mentre era in vita, e solo quello che verrà dopo potrà essere seguito dall’erede. Potrà nominare un familiare o altra persona designata. Inoltre,sempre grazie a questa funzione Legacy contact, l’utente potrà anche decidere che alla sua morte il profilo venga cancellato.
In precedenza facebook offriva un profilo basic, cioè congelava i profili dei defunti; il processo denominato “memorialized accounts” veniva attivato sulla base di una segnalazione online. In questo modo appariva on line la parola “Remembering” (in ricordo) accanto al nome della persona e nella pagina non comparivano più messaggi pubblicitari o suggerimenti di vario genere ( tipo persone che potresti conoscere). In questo modo però non poteva essere gestito da nessuno. Ricordiamo che già nel 2013 il primo big, Google ha consentito di nominare un “inactive account manager” per gestire il profilo dopo la morte, cioè un lasso di tempo intermedio dopo il quale il profilo verrà terminato per inattività. In Italia Legacy contact non è ancor attivo e comunque è un opzione e non un vincolo imposto dal social e modificabile in qualsiasi momento.
Pensateci, almeno qui fate testamento, almeno qui non lasciamo cose irrisolte. Lunga vita a tutti voi.