Nascerà a Giugliano il primo parco agri-eco-voltaico. Il sindaco Pirozzi: ”Un progetto innovativo che coniuga energia solare, agricoltura e riqualificazione territoriale”
Giugliano, da terra dei fuochi a terra del sole
Giugliano all’avanguardia sull’ambiente e la sostenibilità. Nascerà nel Comune in provincia di Napoli il primo parco agri-eco-voltaico italiano. Un sistema che consentirà di utilizzare i terreni agricoli sia per la produzione di energia solare sia per la coltivazione di prodotti tipici con tecniche innovative e sostenibili, assicurando anche la riqualificazione del territorio.
Il progetto si chiama “Terra del Sole” ed è nato dalla collaborazione tra NextEnergy Capital, azienda leader nello sviluppo e la gestione di impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili, istituzioni locali, Coldiretti e Legambiente Campania e agricoltori della zona.
L’innovativo sistema fotovoltaico sorgerà in Località Provvidenza, La Pigna, Cinistrelli, nella zona nord-occidentale del Comune, area a forte vocazione agricola. “E’ il primo esempio di questo tipo in Italia – dice il sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi – che cerca di coniugare energia solare, agricoltura e rigenerazione ambientale. I territori dove sarà sperimentato il progetto che nasce con un investimento privato ma con la collaborazione della Coldiretti e Legambiente Campania, sono compromessi dal punto di vista ambientale ma con il sistema di produzione di energia pulita avranno una nuova linfa vitale. Un sistema innovativo che, tra l’altro, toglie alla zona il marchio di terra dei fuochi e la trasforma in terra del sole. Noi abbiamo chiesto che l’attenzione venisse incentrata sull’agricoltura, quindi non sarà sottratto terreno fertile alla produzione agricola ma sotto i pannelli solari si lavorerà la terra.”
“Un progetto ambizioso che contribuirà anche ad incrementare l’occupazione”
L’impianto agri-eco-voltaico garantirà una produzione di energia elettrica di 155 GWh all’anno, pari al fabbisogno annuale di 57mila famiglie e una riduzione di 83mila tonnellate di Co2. Sarà diviso in due campi, campo nord e campo sud, si estenderà su una superficie di terreno complessiva di circa 140 ettari. “Un progetto ambizioso che servirà non solo a ridurre l’inquinamento ambientale – spiega ancora il primo cittadino – ma creerà anche un’occupazione dal basso con il coinvolgimento delle cooperative agricole dell’agro giuglianese e aversano. E poi si cerca di riqualificare e bonificare un territorio altamente inquinato. Una iniziativa che ha una portata nazionale – aggiunge il primo cittadino – e a noi fa piacere che Next Energy Capital abbia pensato a Giugliano come un territorio di sviluppo socio-economico sostenibile nuovo e all’avanguardia”.
Dal progetto “Terra del sole” arriveranno importanti benefici per l’ambiente ma anche notevoli opportunità occupazionali per 30 anni, secondo alcune stime. Nella prima fase di realizzazione la parte energetica prevede l’impiego di forza lavoro locale e darà lavoro a quasi 50 persone, quella di gestione e manutenzione fino a 30 occupati. In più ci saranno i lavoratori della parte agricola e ambientale che verrà svolta da aziende locali. Previste opportunità di studio per chi frequenta gli istituti tecnici e professionali locali e per i ricercatori che si occuperanno del monitoraggio e dell’analisi del suolo.
Per quanto riguarda i tempi di realizzazione dell’impianto il sindaco Pirozzi spiega che ci vorranno almeno tre anni: “Solo per lavalutazione di impatto ambientale e le altre autorizzazioni passeranno almeno diciotto mesi, se non di più. Per la costruzione dell’impianto, invece, ci vorrà poco più di un anno. Purtroppo – aggiunge – difficilmente si riuscirà a finirlo prima soprattutto perché i tempi della burocrazia, come è noto, sono lunghi. In futuro, però, questo progetto pilota potrà essere esportato in altre Regioni di Italia e in altri Comuni. Ci fa piacere, questa volta, dare il buon esempio”.
Un cambio di passo importante per la tutela dell’ambiente
Una svolta green importante per Giugliano alle prese con gravi criticità ambientali legate soprattutto allo smaltimento dei rifiuti, alla presenza di discariche abusive e di ecoballe. Un cambio di passo importante nella tutela dell’ambiente che i cittadini chiedono da tempo e che renderebbe il comune della provincia di Napoli un esempio virtuoso, un modello da imitare.
LEGGI ANCHE: DA TERRA DEI FUOCHI A GIARDINO D’EUROPA