Negli anni ‘90, prima ancora che il fenomeno degli eSports potesse anche solo essere immaginato, le sale giochi del nostro paese erano già provviste di alcuni simulatori di guida.Ai tempi, come anche oggi, era possibile provare questi particolari videogame posizionandosi all’interno di un’apposita postazione da Sim racing.
Nel caso dei simulatori di corse automobilistiche, la postazione prevedeva una poltroncina, uno sterzo, i tre pedali e uno schermo che permetteva di seguire il tracciato.Esiste, tuttavia, anche una variante sviluppata per le corse virtuali in moto, la cui postazione era composta da una vera e propria moto dalla cui sella il giocatore può direzionare il manubrio.
Questo tipo di simulatori, insomma, erano il pezzo forte di qualunque sala giochi e, fino a questo momento, sono stati utilizzati esclusivamente per finalità ludiche.Con la nascita delle competizioni eSports internazionali, tuttavia, potrebbero facilmente diventare una delle principali categorie di gioco virtuale.
Questo perché, ormai, i simulatori di guida hanno raggiunto livelli di qualità e di coinvolgimento impressionante, tanto che moltissimi videogiocatori posseggono una postazione di Sim racing direttamente all’interno del proprio appartamento. Quanto è possibile, quindi, che i simulatori di corse automobilistiche possano arrivare a diventare popolarissime categorie di sport elettronici?
L’e-racing sui casinò online
Se negli anni ‘90 gli appassionati di videogame potevano allenarsi ai propri titoli preferiti all’interno delle sale giochi fisiche, con la nascita delle console per videogame e dei casinò online il gaming è diventato in maniera graduale un’attività sempre più “indoor”.La cosa non stupisce affatto. Dopotutto, perché frequentare una sala giochi quando esistono casinò online in cui si gioca gratis alle migliaia delle video slot prodotte dai migliori provider sul mercato internazionale?
Così, nel giro di poco più di un decennio, l’intera platea di appassionati di videogame ha trovato il proprio habitat naturale all’interno delle piattaforme di gaming online.
Proprio i casinò virtuali, infatti, hanno integrato per primi le categorie di eSports e di sport virtuali, mettendo a disposizione dei giocatori tantissimi titoli di corse automobilistiche. Nascar Streak e WRC 9, ad esempio, sono solo alcuni dei popolarissimi titoli più giocati dagli amanti dell’e-racing.Eppure, al momento, le competizioni eSports più rilevanti a livello internazionale riguardano perlopiù videogiochi di strategia militare e survival come Call of Duty o Valorant.
Le postazioni di Sim racing
Chi ha vissuto gli ultimi anni ‘90, probabilmente avrà giocato all’incredibile (per i tempi) gioco WRC per Playstation X.
Questo simulatore di guida automobilistica poteva essere acquistato insieme ad una pedaliera e ad uno sterzo che fungeva da vero e proprio controller per la console.Inutile dire che, da allora, le postazioni di Sim racing hanno fatto passi da gigante e permettono ai videogiocatori di sperimentare un’esperienza di guida virtuale estremamente realistica ed emozionante.
Le attrezzature specifiche per entrare nel mondo del Sim racing, certamente, non sono propriamente economiche.Il primo requisito fondamentale è il possesso di un PC dalle ottime prestazioni con una scheda grafica di livello medio-alto.
Le postazioni base per il Sim racing, invece, partono da un prezzo di circa 300€.Eppure, con un budget complessivo di poco più di 1000€ è possibile mettere su uno studio che consente di provare in prima persona il brivido delle corse automobilistiche virtuali.
Le competizioni attualmente in corso
Sebbene non godano di estrema popolarità, esistono già alcuni campionati italiani di gare automobilistiche virtuali.
Il simulatore più utilizzato al momento è proprio Assetto Corsa Competizione, videogame realizzato dalla software house italiana Kunos.Tra le competizioni eSports più popolari del momento vi è sicuramente il campionato BMW M2 Cup, La Ferrari Challenge, la Mini Challenge e il Campionato Formula Tatuus.
Si tratta, ad ogni modo, di campionati ancora di nicchia, frequentati da una platea di videogiocatori piuttosto ridotta.Le cause sono da addurre a due fattori fondamentali.
Il primo motivo riguarda certamente il fatto che le nuove generazioni sembrano decisamente più attratte da un’altra categoria di giochi e di simulatori.Le corse automobilistiche, secondo i trend, risultano ancora essere apprezzate da una fascia di utenti che potrebbe essere considerata “over”.
Il secondo motivo, invece, sta nella convinzione che le competizioni virtuali automobilistiche siano decisamente più difficili e che serva una lunga esperienza di gioco prima di poter competere a livello nazionale con altri piloti.
L’E-racing rinascerà?
È chiaro che tutte le analisi che abbiamo formulato in questo articolo ci permettono di immaginare un futuro radioso per i simulatori di corse automobilistiche.Grazie alla diffusione dei simulatori all’interno dei casinò online e di postazioni di Sim racing nelle sale da gioco fisiche, è abbastanza probabile che anche i player della generazione Z potranno affacciarsi a questo mondo.
Non è assolutamente da escludere che i simulatori possano diventare una delle principali categorie di eSport nel nostro paese.Anzi, forse è solo questione di tempo.