Imprese e Internet, ancora troppe falle nella sicurezza

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Continua a essere critica la situazione della sicurezza delle imprese online, sempre più vittime di attacchi informatici: l’ultima analisi arriva dal Threat Landscape Report di Fortinet, che mette sono osservazione i trend del momento, legati anche alla crescente complessità delle reti.

Ogni giorno, circa l’un per cento delle aziende del mondo si trova costretta a fare i conti con botnet ransomware nel proprio ambiente. E questo è solo il dato aggiornamento al primo trimestre del 2017, perché secondo gli esperti finora si è riusciti a individuare soltanto il dieci per cento delle attività malevoli in agguato sul Web. A rivelare queste cifre allarmanti è il Threat Landscape Report messo a punto da Fortinet, azienda americana specializzata nella sicurezza informatica e aggiornato, appunto, ai primi tre mesi dell’anno in corso.

Colpita un’azienda su cento. Il documento ha messo sotto osservazione le principali tendenze in atto nell’ambito generale della sicurezza online e, in modo particolare, i fattori di rischio, che si scoprono legati anche alla crescente complessità delle reti e della Rete. Il primo elemento di riflessione è sulla quantità degli attacchi, che continua a crescere a livello internazionale: per la precisione, secondo Fortinet ogni giorno una quota dell’un per cento delle imprese mondiali è vittima di botnet ransomware, con un’incidenza maggiore nei weekend.

La necessaria sicurezza. Secondo gli esperti, il giorni del fine settimana sono preferiti dai cybercriminali perché sono quelli in cui le misure di sicurezza possono rivelarsi più carenti; per questo, diventa importante per le imprese utilizzare infrastrutture garantite per 7 giorni su 7, come quelle proposte da flamenetworks.com per il suo servizio di hosting professionalemonitorate costantemente e in maniera efficiente. Crescono al contempo anche gli strumenti utilizzati dagli hacker per scandagliare il Web alla ricerca di punti deboli da attaccare.

I casi in aumento. Oggi infatti i criminali informatici utilizzano in prevalenza tool automatici per mettere in pratica le loro azioni: una metodologia che porta a una distribuzione piuttosto uniforme dei casi di attacchi cyber a livello territoriale, senza concentrazioni mirate o specifiche. E così, otto aziende su dieci confessano di aver registrato exploit di elevata gravità contro i propri sistemi, con un incremento esponenziale negli ultimi cinque anni; eppure, solo un’azienda su dieci è riuscita a individuare con efficacia le attività malevole come i ramsomware messe in atto dagli hacker.

Le reti complesse. Oltre che alle infrastrutture fisse, le ultime infezioni malware stanno prendendo sempre più di mira i dispositivi mobile: in particolare, una quota vicina al 20 per cento delle aziende ha rilevato minacce di questo tipo, che vengono spiegate dal report come una conseguenza delle reti complesse. Ovvero, della crescente condivisione di informazioni e risorse da parte degli utenti e delle stesse reti, che ha portato a un incremento davvero notevole della famiglia di malware che hanno colpito i dispositivi Android, che ormai sono quasi il 9 per cento di tutti i malware attivi nel primo trimestre 2017.

Meno visibilità. L’ultima tendenza evidenziata dallo studio di Fortinet riguarda la visibilità e il controllo sulle infrastrutture distribuite, che si rivelano in diminuzione, un trend che si spiega con la continua crescita del numero di potenziali vettori d’attacco sulla rete estesa. Pertanto, diventano sempre più cruciali in questo senso, e per l’obiettivo finale della sicurezza, la corsa verso le soluzioni di cloud sia di tipo privato che pubblico, la crescita dell’IoT che porterà a un incremento anche dei dispositivi connessi alla Rete, e la diffusione di vettori di minacce out-of-band come lo shadow IT.

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