Il mondo del lavoro ha un grande alleato Jobmetoo, la prima agenzia online di ricerca lavoro rivolta a persone con disabilità
Jobmetoo è un portale di ricerca lavoro per persone con disabilità e dunque appartenenti alle cosiddette categorie protette.
Riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Jobmetoo dispone di un blog che ha l’obiettivo di tenere costantemente informati i propri iscritti, consentendo di annullare le differenze che potrebbero crearsi nella ricerca del lavoro con i più fortunati. Il compito sociale del motore di ricerca è sostanziale in un’era in cui il lavoro è quasi una chimera.
A seguito della classica iscrizione e dell’inserimento del proprio curriculum vitae, l’utente ha l’opportunità di assegnare delle peculiarità al proprio profilo che consentiranno di creare degli alert che segnaleranno le opportunità di lavoro in corso e in linea con il proprio profilo.
Gli iscritti a Jobmetoo riceveranno quotidianamente offerte di lavoro nei settori più disparati; si passa dal settore settore bancario a quello del lusso o della moda, dalla produzione al mondo del no profit, information & technology, ingegneria, sino al settore turistico alberghiero e della ristorazione.
Le posizioni aperte del momento e maggiormente richieste sono quelle di contabile, controller, addetto vendita, programmatore e disegnatore tecnico. Dunque, un ventaglio di offerte di lavoro di tutto rispetto e completamente allineata alle esigenze lavorative nazionali.
Ma quali sono le categorie protette? Fanno parte delle categorie protette gli invalidi civili, gli invalidi del lavoro, i sordomuti, gli orfani, le vedove, i profughi, oltre alle vittime del terrorismo e loro familiari.
Non è semplice districarsi tra le percentuali richieste (46% se invalidi civili, 34 se invalidi da lavoro), i criteri di assegnazione dei punti percentuali, non vedenti (residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi), non udenti. Se si hanno dubbi circa la liceità o meno di essere soggetto destinato alle categorie protette si consiglia la visita presso un patronato o un legale esperto in materia di lavoro.