Quali sono le chitarre elettriche più famose? Chi si avvicina al mondo delle chitarre elettriche spesso conosce solo i pochi nomi più blasonati dell’industria, per questo può rimanere confuso dalla miriade di modelli disponibili sul mercato. D’altronde questo strumento ha riscosso una grande popolarità che ha portato diversi liutai a cimentarsi nella sua produzione, creando chitarre elettriche diventate poi importantissime nel corso degli anni.
Spesso si commette l’errore di pensare che ogni chitarra elettrica sia uguale, infatti chi è alle prime armi viene solitamente attratto dall’estetica dello strumento, senza però pensare attentamente a quale genere musicale vuole suonare. Vediamo quali sono le marche più famose e soprattutto a quale stile si adattano di più, in modo da potervi aiutare a capire quale chitarra elettrica scegliere.
Gibson
L’americana Gibson è insieme a Fender la ditta produttrice di chitarre elettriche più famosa al mondo. Create principalmente per il blues elettrico sviluppatosi alla fine degli anni ‘50 grazie ad artisti come Muddy Waters, la Gibson è poi passata nelle mani dei primi gruppi rock inglesi, per poi estendersi a tantissimi altri generi musicali come l’hard rock e l’heavy metal.
Gli strumenti prodotti da questa ditta si distinguono per il loro suono caldo e avvolgente, capace di lavorare perfettamente con diversi tipi di distorsione, sia nelle parti ritmiche sia in quelle soliste. Sono chitarre molto versatili con le quali potete studiare e suonare diversi generi musicali, sebbene il loro meglio lo danno sulle scale pentatoniche usate nel blues e nell’hard rock. Se desiderate acquistare una Gibson, preparatevi però a spendere una cifra considerevole, sebbene potreste trovare delle buone offerte in quanto la società è andata vicino al fallimento per poi venire recuperata e ricominciare la produzione di chitarre elettriche.
Fender
L’eterna rivale della Gibson che però in realtà produce chitarre ben diverse. Le due linee più famose prodotte dalla Fender sono la Stratocaster e la Telecaster che si distinguono per caratteristiche ben diverse. Le Stratocaster sono particolarmente apprezzate dai chitarristi che amano esibirsi in parti soliste comprendenti vibrati, bending e virtuosismi. È il caso del compianto Stevie Ray Vaughan che stupiva le masse con assoli e ritmiche eseguiti sulla sua personale Stratocaster. Se siete interessati a questa Fender vi consigliamo di dare un’occhiata a questa classifica.
La Telecaster invece si distingue per il suo suono più caldo e avvolgente, adatto alle ritmiche blues e funk. Le Fender in generale colpiscono per il suono ‘tubolare’ ottimo per le distorsioni medie o per suonare in pulito. A differenza delle Gibson, le Fender però sono un tantino più limitate, infatti difficilmente vengono usate nell’heavy metal o nell’hard rock che richiedono suoni più decisi.
Ibanez
Liuteria spagnola in seguito passata in Giappone, Ibanez è una produttrice di chitarre molto rispettata per la qualità dei suoi strumenti e per le diverse linee che si adattano a tutte le tasche. A differenza di Gibson e Fender, le Ibanez hanno un suono più adatto agli stili moderni, inoltre sono chitarre estremamente flessibili, per questo consigliate ai neofiti che ancora devono sviluppare un gusto musicale personale.
Si comportano molto bene sia sulle distorsioni sia sul pulito, con risultati soddisfacenti specialmente nei generi come l’hard rock e il metal. Non c’è da aspettarsi la stessa qualità dei materiali di Fender o Gibson, specialmente nei modelli Ibanez meno costosi, che comunque possono diventare ottime chitarre elettriche ‘da battaglia’.
ESP
Ditta giapponese con sede negli Stati Uniti, si è distinta sul mercato per chitarre elettriche di grande impatto sonoro. Si distinguono per le ritmiche convincenti e taglienti, precise anche con distorsioni elevate, non a caso sono perfette anche per il metal moderno caratterizzato da sonorità decisamente estreme. Sugli assoli le ESP sono molto aggressive, quindi adatte per i chitarristi più virtuosi. Notevole anche la sottomarca di ESP, ovvero LTD, che presenta strumenti meno costosi, ma comunque in grado di soddisfare anche il metallaro più esigente. Come potete immaginare, le ESP non sono adatte per suonare in modo pulito o con lievi distorsioni.
Jackson
Caratterizzate dalle loro forme particolari, le Jackson negli anni ‘90 sono state le chitarre del metal per eccellenza. Non a caso chitarristi del calibro di Chuck Schuldiner e Dimebag Darrell sono stati ‘endorser’ di questa marca. Ultimamente hanno perso un po’ di fama, in quanto il loro suono ‘vecchia scuola’ difficilmente riesce a convincere le nuove generazioni di chitarristi, abituate a un sound decisamente più preciso e spesso ‘digitale’. Uno dei vantaggi delle Jackson sta nella loro maneggevolezza e scorrevolezza del manico che permettono di eseguire parti ritmiche e assoli complessi, ma allo stesso tempo aggressivi. Le Jackson non sono facili da trovare sul mercato italiano, inoltre non sono molto versatili.