Realtà virtuale: Immersis, il proiettore


Che il mercato dell’intrattenimento tecnologico sia ormai concentrato sulla realtà virtuale è un dato di fatto.

Dopo l’arrivo in campo di Oculus Rift, e i conseguenti annunci che hanno investito sia il mercato pc che quello console (non ultimo il visore sviluppato da Valve in collaborazione con HTC: Vive),  c’è un fattore che tiene la realtà virtuale ancora a freno, un principio – che è poi parte integrante dell’intrattenimento multimediale – che, a causa dei vari visori, non riesce a sublimarsi ed è la condivisione, il poter rendere partecipi le persone che ti stanno attorno. Ecco perché oggi vale la pena parlare di un progetto che promette di rivoluzionare questo concetto portando la realtà virtuale nel salotto di casa vostra… che non è un eufemismo!

Immersis, sviluppato attraverso Kickstarter dal team di Catopsys, è un vero e proprio proiettore il cui scopo è quello di proiettare direttamente sui muri di casa nostra immagini panoramiche con un angolo di proiezione a 180°. Immersis, lavorando con algoritmi interni che calcolano lo spazio, le dimensioni e gli ostacoli che si trovano nello spazio di proiezione distorce ed adatta le immagini onde renderle prospetticamente coerenti con lo spazio che lo circonda, cosicché quel che viene proiettato si adatti perfettamente a muri, arredamento e quant’altro. Ovviamente, non potendo lavorare a stretto contatto con la vista (leggasi: non potendo ingannare lo sguardo a causa della percezione dello spazio attorno alla nostra testa, cosa che invece fanno i vari visori “head mounted”), Immersis annulla del tutto l’effetto 3D, o comunque di profondità, che è invece tipico delle attuali esperienze VR. L’immersività, invece, e soprattutto la condivisione dell’esperienza guadagnano parecchi punti perché con questo sistema non c’è limite al numero di partecipanti all’esperienza virtuale, configurando, di fatto, un nuovo ed innovativo modo di fare VR.

Immaginate di trasformare il vostro salotto di casa in una giungla, in un pianeta alieno o nello spazio profondo. Il livello di interazione sarà tutto da scoprire, ma il solo fatto di adattare il tutto ad un muro di diverse decine di metri (un angolo di 180°, del resto, non è affatto poco considerando un ambiente domestico) rende le prospettive più che interessanti. Difficile capire se questo tipo di tecnologia riuscirà ad imporsi o se, piuttosto, non sarà in grado di competere con l’immersione offerta dai vari visori in (prossimo) commercio; tuttavia il solo fatto che il progetto sia ormai più che finanziato (il team aveva chiesto circa 100mila dollari in crowdfunding, e la cifra è stata raggiunta con successo) evidenzia l’interesse della gente per quest’innovativa esperienza interattiva. La produzione partirà ufficialmente il prossimo ottobre, con una commercializzazione molto lontana. Catopsys ha infatti già annunciato un lungo periodo di beta dello sviluppo, anche se non è chiaro se tale beta sarà pubblica (e dunque con la possibilità di acquistare un kit di sviluppo su ordinazione) o piuttosto privata.

photo: oculuszone.it
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