Il libro di Lorenzo Bini Smaghi si intitola “33 false verità sull’Europa”, è edito dal Mulino ed acquistabile a 14 euro.
Molto interessante quest’opera che mette in rilievo che l’Europa rischia di essere autolesionista in quanto espone i politici che l’adottano di essere incapaci di far presente a Buxelles le cose che non vanno e di suggerire le opportune strategie.
La costruzione dell’Europa non è stata fatta come l’avevano disegnata i padri fondatori, De Gasperi Shuman ed Adenaur, cioè un Europa forte, basata su solide basi affinchè fosse garantita stabilità è prosperità economica ai vari stati membri. Per cui la crisi dell’Europa è, in realtà, la crisi degli stati nazionali, che -in un sistema integrato- non riescono ad agire in maniera efficace e sono anche riluttanti a trasferire poteri a livello sovranazionale.
Il risultato di ciò è stato che alcuni paesi -come l’Italia, la Spagna l’Irlanda e la Grecia- hanno subìto un tracollo economico, sospinte anche da scelte di politica economica scellerate e dal crollo delle Lemann Brothers negli Stati Uniti d’America che hanno avuto un effetto negativo anche sulle loro finanze.
Il libro ha il merito di dire le cose come stanno (le trentatre false verità che non conosicamo) e far comprendere al lettore le vere ragioni della situazione di crisi economica che stiamo attraversando; nel nostro paese è opinione comune che le misure di austerità del 2011 e quelle dell’ anno successivo (governo Monti) siano state imposte dalla Bce costituita con il Trattato di Maastricht che ha il compito di condurre la politica monetaria dell’Unione con l’obiettivo di mantenere la stabilità monetaria.
Inoltre, l’entrata nell’euro è stata decisa dopo un periodo di convergenza, in particolare dell’inflazione e dei tassi di interesse, oltre che dalle finanze pubbliche, per verificare che nessun paese entrasse in situazione squilibrata o di debolezza. Tuttavia dopo l’entrata nell’euro, alcune componenti hanno ripreso a divergere e sono tornati ad essere condizionati da scelte o da fattori non in linea con le esigenze della moneta unica.
Per uscire da questo pantano occorre riformare la stessa Unione dalle fondamenta, attuando le riforme necessarie per garantire quella stabilità monetaria ed economica degli stati membri.