La presentazione di Mala Fede al Gran Caffè Napoli ha svelato al pubblico una Pompei che, al di là delle sue rovine storiche, nasconde storie oscure e complesse
Castellammare di Stabia – Il Gran Caffè Napoli si è trasformato ieri, 7 Marzo, in un vero e proprio salotto letterario, accogliendo la presentazione del libro Mala Fede , ultima fatica letteraria di Giovanni Taranto che segue le orme del Capitano Mariani.L’incontro si inserisce nell’ambito della rassegna Un libro per amico, e ha visto una nutrita partecipazione di pubblico e critica.
Taranto, in pochi anni, si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama dei giallisti italiani tessendo storie che si snodano nell’intricato tessuto socio-culturale partenopeo. Mala Fede in particolare esplora i nebulosi confini del distorto rapporto tra religione e criminalità sullo sfondo di una Pompei misteriosa e ricca di insidie.Nel corso della serata, condotta da Maria Pia Nocerino, si sono susseguiti diversi interventi che hanno approfondito temi e ispirazioni del libro, dall’influenza delle ambientazioni locali alla complessa costruzione dei personaggi.
Prezioso l’intervento di Nicola Ruocco, fondatore e direttore della prestigiosa rassegna letteraria Gli Incontri di Valore giunta oramai alla sesta edizione.Ad allietare la serata la lettura di alcuni brani estratti da Mala Fede da parte di Carla Fiorentino, agente letterario, e due momenti di buona musica grazie all’intervento del maestro Mario Blasio accompagnato dal giovanissimo e bravissimo Nicolò D’Aniello.
Grande l’accoglienza di Giuseppe Porpora, promotore della rassegna e del Gran Caffè Napoli che, al termine della rassegna, ha deliziato i presenti con un ricchissimo buffet.
Presenti in sala anche “grandi amici” del Capitano Mariani come l’attore Peppe De Rosa, l’artista Nello Petrucci e il giornalista e direttore di testate Antonello Siano.La presentazione di Mala Fede al Gran Caffè Napoli, oltre a dimostrare che è possibile avvicinare il grande pubblico alla letteratura in spazi che vanno oltre le tradizionali sale di lettura, ha svelato una Pompei che, al di là delle sue rovine storiche, nasconde storie oscure svelate, almeno in parte, attraverso la penna di uno dei suoi più acuti osservatori.