I lettori, diciamo pure, sono dei visionari.Quasi tutti, quando leggono le pagine di un libro, creano nella loro mente delle immagini che spesso non sono direttamente attinenti alle parole dettate dall’autore, ma sono la costruzione di un’emozione.
Ieri mattina, in occasione della presentazione del nuovo romanzo di Raffaele Cars: “L’inferno è dietro l’angolo” edito da Homo Scrivens (disponibile in libreria da 48 ore e su Amazon cliccando qui), la lettura di alcune pagine del libro ha prodotto nella mia mente un grafico, quello per intenderci che realizzano le app che registrano le altimetrie durante una corsa.Un grafico fatto di tanti alti e bassi con picchi molto alti e discese vertiginose. “Le discese ardite e le risalite” potrebbe essere il titolo dell’immagine prodotta nella mia mente dalla lettura di alcune pagine dell’ultimo libro di Cars.
A presentare il romanzo ieri mattina, a Napoli presso la Libreria Raffaele Vomero, oltre all’autore, erano presenti Aldo Putignano, editore Homo Scrivens e Paquito Catanzaro, scrittore, giornalista ed attore.
La coinvolgente interpretazione di Catanzaro ed il linguaggio anarchico e provocatorio scelto dall’autore mi hanno sentenziare e condannare quasi subito il protagonista del libro per poi averne, sorprendentemente, pietà.Alti e bassi proprio come il grafico dell’altimetria.
Martino Cars, il protagonista di “L’inferno è dietro l’angolo” è uno scrittore e sceneggiatore “incazzato con la vita”.E’ divorziato, ha una figlia che poco lo stima e, dulcis in fundo, ha le emorroidi.
Martino però non è una vittima.Martino è uno che non fa nulla (o quasi) per essere amato o quantomeno per tentare di essere apprezzato.
Una sera raccoglie e infila tutta la sua rabbia in un bicchiere, anzi in tanti bicchieri bevuti uno dietro l’altro.Martino è ubriaco quando si mette alla guida della sua auto.
Nei suoi pensieri confusi il desiderio di dormire almeno una notte serenamente.Martino perciò assume dei sonniferi e, inevitabilmente, finisce per schiantarsi a 120 km/ora contro un muro.
Da quel momento accade qualcosa di inaspettato.Martino non muore.
Tutti però finiscono per credere che il suo sia stato un tentativo di suicidio e cercano di riavvicinarsi a lui, colpevolizzandosi addirittura per quanto accaduto.Martino allora cavalca l’onda e dà sostanza all’equivoco al fine di ottenere quelle attenzioni che da troppo tempo desidera.
Non sa però che dovrà poi fare i conti con l’infelice scelta di non raccontare la verità e, di conforto, certo non gli saranno le emorrodi di cui continua ad essere schiavo.
“L’inferno è dietro l’angolo” è un libro che dietro la risata che suscita l’atteggiamento cinico ed irriverente del protagonista, nasconde molto di più.E’ un libro che dà luogo a molte riflessioni.
Con un ritmo veloce, un tono dark ma ironico, Cars affronta temi molto complessi come la depressione, il bipolarismo, l’abuso di alcool e di sostanze.Ne parleremo la prossima settimana, venerdi a partire dalle 12.30 e sabato in replica, a Edijay su https://radiopopnapoli.it/ o via podcast sulla vostra app preferita:
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Raffaele Cars ha pubblicato il suo primo romanzo, La giovinezza al tempo degli orsi, a novembre del 2018.
Il libro è andato in ristampa dopo solo una settimana dall’uscita su Amazon.A Giugno dello scorso anno ha vinto la prima edizione del Tennis Writing – concorso in collaborazione con l’ATP di Milano Next Generation (è in corso la seconda edizione, clicca qui per tutte le info) – con il racconto “Era solo la vita” – racconto uscito sulla rivista il Tennis Italiano e poi pubblicato in un’antologia edita da Homo Scrivens, la cui uscita è prevista a Giugno 2023.
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