Durante la serie di incontri del tour con i sei finalisti del Premio Strega, annunciati Mercoledì 5 Giugno, i libri sono stati presentati tramite due tematiche comuni, ovvero il viaggio e il silenzio.Solitamente i libri finalisti sono cinque.
ma per la regola del Premio Strega secondo cui ci deve essere un libro edito da una piccola casa editrice, di conseguenza i finalisti quest’anno sono sei.La sestina finalista del Premio Strega è composta da:
- “L’età fragile” di Donatella Pietramonio, edito da Einaudi.
Questo è il vincitore del premio Strega Giovani.
Il viaggio
La tematica che risalta in una prima analisi tutti e sei i libri finalisti del Premio Strega è il viaggio.
Quest’ultimo è interpretato in varie sfumature nei vari libri, ecco come:
- in “Aggiustare l’universo” il viaggio viene visto come un percorso di trasformazione perchè gli umani compiono continuamente degli spostamenti.
- in “Autobiogrammatica” il viaggio è un mezzo tramite il quale si introduce il lettore al tipo di racconto.Inoltre risolta anche come una metafora che rappresenta la fuoriuscita dalla priopia confrot zone.
- in “Chi dice e chi tace” , l’autrice afferma che i protagonisti non compiono mai per davvero un viaggio perchè sono pendolari; loro immaginano di viaggiare quando la loro abitazione diviene Costantinopoli.
- in “L’età fragile” i viaggi raccontati sono o di andata o di ritorno, nessuno compie entrambi i sensi del viaggio.
Il viaggio di ritorno rappresenta la rinuncia.
Il silenzio
La seconda tematica che accomuna i libri finalisti è un po’ più nascosta.
Il silenzio risulta più ricercato come significato rispetto al viaggio.Ecco come il silenzio è presente nella sestina finalista del Premio Strega:
- in “Aggiustare l’universo” il silenzio è presente tramite il mutismo selettivo della protagonista, una conseguenza di un trauma da lei vissuto.
Per la protagonista parlare viene associato al pericolo.
Nel romanzo si trova più varietà di silenzi che di parole.