Interrogarsi sull’origine dell’Isis dopo i fatti di Berlino
Nel libro di Paolo Sensini “ISIS- mandanti, registi e attori del “terrorismo” Internazionale, viene affrontato il problema dell’ISIS, una forma di terrorismo di matrice islamica che sta mettendo a repentaglio la sicurezza di molti cittadini dei paesi nel suo mirino, come la Francia, il Belgio, la Germania, che è stato finanziato dagli Stati Uniti d’America e dai suoi alleati occidentali, ma anche dalla vendita del petrolio, dalle estorsioni e dalla vendita di beni archeologici divenendo un’organizzazione criminale molto potente e pericolosa.
Nel libro si affronta anche la verità storica della “Primavera araba “del 2011, anno in cui è stato ucciso il colonnello Gheddafi, leader libico, e degli scenari a livello mondiale che ne sono scaturiti, malgrado il Medio oriente sia stato sempre un territorio difficile da gestire e guerrafondaio, dove vi sono stati conflitti di natura etnica e religiosa.
Sulla base di questo scenario spettrale, ci chiediamo:
L’Isis sarà sconfitto subito o ci vorranno degli anni prima che sia debellato e venga risolto il perenne problema mediorientale?
Allo stato attuale è difficile dare una risposta precisa, ma una cosa a nostro avviso è certa, e cioè, che non bisogna abbassare la guardia e cercare di contrastarlo con tutti i mezzi a disposizione.
Per concludere possiamo affermare che il conflitto esploso nel 2011 stia trasformandosi in una sorta di versione mediorientale della guerra fredda dei trent’anni che devastò la Germania circa quattrocento anni fa.
Inoltre vi sono troppi contendenti che combattono tra di loro per varie ragioni in quanto un accordo di pace possa soddisfarli tutti, persuadendoli a deporre simultaneamente le armi.