Il richiamo dei libri a volte parte dallo scaffale delle librerie, altre volte dagli scaffali di casa. Capita, infatti, di acquistare dei libri e poi metterli a sonnecchiare a casa, in attesa di sentire il loro richiamo. Così è capitato a me per La lettera d’oro di Lena Manta, un libro che non mi è saltato in braccio dalla libreria. Mi è stato consigliato dalla giovane commessa della libreria alla quale non ho saputo dire di no. Tornata a casa ho riposto il libro su uno scaffale ed è rimasto lì per mesi. Ma poi, è arrivato anche il suo momento. La quarantena mi ha offerto tutto il tempo necessario per farmi conquistare da questa saga familiare che si snoda tra primi anni del Novecento sino ad arrivare ai giorni nostri.
La lettera d’oro di Lena Manta (Giunti)
Trama: Crisafenia è cresciuta in Germania. Quando eredita una vecchia casa ad Atene, si trasferisce lì per prenderne possesso e per iniziare una nuova vita. Durante i lavori di ristrutturazione, sotto al pavimento della camera dei nonni, trova una scatola di latta che contiene lettere e monili. Si tratta di una fitta corrispondenza d’amore, che appartiene ai suoi avi, ma con mittenti ed epoche diverse. Crisafenia non riesce a comprendere. Per fortuna ad Atene c’è Melpo, una cugina di sua madre, che inizia a raccontare…Un gioiello d’oro, la vita di due famiglie, amori impossibili e sorprendenti giochi del destino sono i protagonisti dell’intero romanzo.
Recensione
Confesso che non conoscevo affatto l’autrice, seppur abbia scritto tantissimi romanzi e abbia vinto moltissimi premi. La lettera d’oro è quella che si può definire una saga familiare, ma nel narrarla l’autrice affronta problematiche serie ed attuali come la violenza sulle donne, la sottomissione delle stesse e l’accoglienza dei profughi.
Quando Crisafenia giunge ad Atene desidera una sola cosa: dimenticare il suo doloroso passato ed iniziare una nuova vita. Non esita ad accogliere in casa uno sconosciuto, un giovane profugo siriano che, fin da subito considera come uno di famiglia. Il giovane siriano saprà farsi volere bene e la convivenza sarà per entrambi balsamo per curare le ferite più lievi.
Il romanzo racconta uno spaccato di vita dei greci in Turchia a partire dai primi anni del nuovo secolo: guerre civili, emigrazioni, vicende realmente accadute.