“La Vena Mazzarini” di Niky Marcelli, recensione

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“La Vena Mazzarini”, edito da Santelli Editore, è l’ultimo appassionante romanzo del giornalista Niky Marcelli.  Protagonista ancora una volta Anna Bonoli, detta “la Lince”, personaggio già incontrato ed apprezzato con il precedente romanzo di Marcelli “La strega spiaggiata” (Santelli Editore).

La storia inizia con il ritrovamento di un cadavere che affiora dalla Vena Mazzarini, canale del Porto Canale di Cesenatico disegnato da Leonardo da Vinci che taglia in due una parte della cittadina romagnola. Il caso non rientra affatto tra quelli di competenza della Bonoli che, tra l’altro, da poco, è stata reintegrata in polizia con il grado di Ispettore Capo. La Lince, però, non ha nessuna intenzione di restarne tagliata fuori.

“Quel cadavere era spuntato proprio sotto al suo naso e lei era troppo “territoriale” per lavarsene le mani”

Con modalità non del tutto lecite, la Bonoli riesce a far sua l’indagine che procederà clandestinamente e parallelamente a quella ufficiale. Complici gli amici di sempre e alcune inattese alleanze.

“La Vena Mazzarini” di Niky Marcelli, recensione

Con un ritmo incalzante e diversi colpi di scena Niky Marcelli riesce a mantenere viva la curiosità del lettore e a tenerlo con il fiato sospeso.  L’uso di alcune intercalari tipicamente romagnole dà corpo e spessore ai dialoghi, offrendo al lettore la musicalità che ci si aspetta da una storia ambientata a Cesenatico.

“Mo veh! Baracca… Adesso non esageriamo…” – protestò blandamente Anna, sfoderando la sua classica espressione da monella e augurandosi che le abluzioni mattutine avesseri lavato via ogni sentore di alcol.

Un libro che sorprende e che cattura fin dalle prime pagine, una storia dal taglio cinematografico che ben vedrei trasposta in una miniserie. Anna Bonoli è il classico personaggio scomodo, una detective borderline che non esita a muoversi anche in maniera sconsiderata pur di fare giustizia; per questo viene tenuta costantemente d’occhio dai suoi superiori.

La Lince sospirò allargando le braccia. “Diciamo che questo è l’altro lato della medaglia. Mi hanno distaccata qui a girarmi i pollici. Il questore aveva evidentemente paura che, tornando alla mobile, gli avrei potuto creare qualche grattacapo”.

“La Vena Mazzarini” è dunque un intrigante romanzo noir con un personaggio femminile dalla forte personalità. Pagina dopo pagina emergono anche gli altri personaggi tutti ben delineati dall’autore. Tassello dopo tassello viene ricostruito il mosaico che conduce alla verità.

Aspettando la prossima indagine della Bonoli che spero arriverà presto, buona lettura a tutti!

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