“La vera storia di Martia Basile” di Maurizio Ponticello – Recensione


La vera storia di Martia Basile, edito da Mondadori, è il primo romanzo storico di Maurizio Ponticello, giornalista e autore di diversi libri tra i quali Misteri, segreti e storie insolite di Napoli, Forse non tutti sanno che a Napoli…, Un giorno a Napoli con San Gennaro. Misteri, segreti, storie insolite e tesori e Napoli velata e sconosciuta.

“La vera storia di Martia Basile” di Maurizio Ponticello

Napoli, 1594 – Martia Basile ha dodici anni quando viene “ceduta” da suo padre in sposa a Don Muzio Guarnieri, commerciante di cinquant’anni che conta in questo modo di avere presto un erede. Muzio, oltre ad essere anziano, è un uomo violento che stupra e picchia abitualmente la piccola Martia anche e soprattutto quando ella dà alla luce due femminucce, piuttosto che l’erede che egli si aspettava.

Per affari e per salvare il suo onore di commerciante Don Muzio cede sua moglie al governatore spagnolo di Ariano che oltre, ad abusare di Martia, la costringe ad avere rapporti sessuali anche con altri uomini.  Martia, però riesce a scappare e dopo alcuni momenti di difficoltà, riesce a trovare un motivo di gioia: il sentimento d’amore che prova per il capitano Hermano Gajola.

Ma la felicità di Martia non durerà a lungo. Sarà grazie al cantastorie Giovanni della Carrettola che dell’orrore vissuto da Martia resterà una traccia, seppur celata in pochi versi. Ponticelli raccogliendo il messaggio lanciato dal cantastorie, scrive un romanzo il cui intento è quello di dare giustizia a Martia Basile, vittima di ogni tipo di sopruso e violenza.

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Recensione

Quella narrata da Maurizio Ponticello è una storia che fa male. Ho provato un vero e proprio dolore fisico leggendo le pagine più crude di questo romanzo; ciò nella consapevolezza che il racconto si ispira ad una storia vera e che la vittima di ogni forma di violenza è stata una bambina di appena 12 anni.

“Allora, quella montagna d’uomo crollò sul corpicino profanato di Martia e lo tenne inchiodato sotto il suo peso per quel che restava della notte, come una suola di scarpa calpesta un fiore innocente.”

Ponticello con un linguaggio che richiama la sonorità del dialetto napoletano, ma comprensibile a tutti, racconta gli orrori a cui Martia Basile è stata sottoposta, ricostruendo con minuziosa cura il clima cupo che regnava a Napoli alla vigilia della rivolta di Masaniello.

Siamo a cavallo tra il 1500 ed il 1600. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, eppure ciò che sconvolge è che fatti come quelli raccontati da Ponticello avvengano ancora oggi: bambine violentate, talora con il consenso dei genitori (proprio come accadde a Martia), bambine e donne picchiate, umiliate, ridotte in schiavitù, ammazzate anche (e soprattutto) da chi dice di amarle. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma è evidente, che nulla è cambiato.

La vera storia di Martia Basile, su proposta di Maria Cristina Donnarumma, è stato uno dei libri candidati al Premio Strega 2021. Di seguito uno stralcio della motivazione:

“La lingua usata da Ponticello, pur rifacendosi talvolta alla vulgata del tempo, è volutamente più moderna e comprensibile a tutti, elegante e ricercata, potente, capace di far rivivere in ogni pagina la realtà di una città e di un periodo denso di luci e di ombre, di intrighi, di tradimenti e stregonerie. La storia di Martia, struggente e affascinante, che a distanza di secoli chiede giustizia, è di un’attualità sconvolgente, una storia moderna come quella di tante donne vittime di violenza che, oggi come ieri, sono costrette a subire sopraffazioni e vengono uccise senza un perché e, a volte, solo per puro desiderio di possesso nei loro confronti.”

La scrittura di Ponticello è potente. Pagina dopo pagina nel lettore cresce il desiderio di difendere in qualche modo Martia, di liberarla da quella vita ignobile che le è stata ingiustamente assegnata e di vederla crescere serena accanto alle sue bambine. Ritengo necessaria una trasposizione cinematografica al fine di far conoscere anche al pubblico dei “non lettori” una storia che non può e non deve essere dimenticata.

 

L’autore

Maurizio Ponticello, giornalista e scrittore, è stato corrispondente di testate radiofoniche e televisive, redattore di vari quotidiani e cronista de “Il Mattino”. È autore di diversi libri, tra i quali: La nona ora (Bietti, 2013) e I Pilastri dell’anno. Il significato occulto del Calendario (Edizioni Mediterranee, 2013). Per la Newton Compton ha pubblicato: Misteri, segreti e storie insolite di Napoli (con Agnese Palumbo, 2012), Forse non tutti sanno che a Napoli… (2015), Un giorno a Napoli con san Gennaro. Misteri, segreti, storie insolite e tesori (2016), dal quale è stato tratto un documentario, e Napoli velata e sconosciuta (2018). Ha avuto vari riconoscimenti tra cui il premio Domenico Rea. È presidente della storica associazione di giallisti Napolinoir.

 

 

 

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