Tra i libri da leggere sotto l’ombrellone o all’ombra di un albero, vi consigliamo Kilometro Zero di Aniceto Fiorillo, uscito a novembre 2016 per la Nativi Digitali Edizioni. Un concentrato di avvenimenti che corre lungo 120 pagine in maniera veloce come il suo protagonista: Bruno.
È il diciasettenne Bruno il protagonista di questo romanzo metropolitano; un brillante studente liceale di famiglia agiata che all’improvviso si trova catapultato in un incubo: la perdita dei suoi genitori.
“[..] A volte non riesci a capire il perché delle cose, e più pensi, e più ti avvicini alla pazzia. In quel periodo, decisi di farmi poche domande e di andare avanti[..]”
E di essi è visceralmente legato alla madre, come forse nemmeno lui immaginava prima di perderla. Questo strappo improvviso e violento della loro morte, lo porterà a fare delle scelte che impatteranno violentemente con l’ambiente nel quale era vissuto. Forse la rabbia, forse quell’istinto nomade che nemmeno lui sapeva di avere, lo condurranno a Merano per terminare l’ultimo anno di superiori in una casa famiglia; destinazione scelta da lui e non imposta. Allontanarsi il più possibile da Napoli o meglio, da quella vita che era pieni di ricordi e nulla più. Torna a Napoli per iniziare l’università, ma incontri particolari e amicizie che, i benpensanti definirebbero sconsigliabili, lo porteranno a ripartire per un viaggio lungo l’Europa, alla ricerca di Kilometro Zero, paese di origine della madre.
“[..] Avevo cambiato diverse vite: partita da Kilometro Zero per diventare una musicista, mi ero persa ad Odessa tra i quartieri del porto, e le vie degli artisti [..]”
Un luogo fuori dal tempo dove il Danubio sfocia nel Mar Nero. Questo percorso verso l’Ucraina, attraversando i Carpazi a bordo di in un bus, lo guiderà a contatto con luoghi e persone, storie di vita semplici quanto complesse, fatte di sofferenza, abbandono, di droga, alcool e di malaffare. Quelle periferie di un Europa di cui poco si racconta, vittima di una storia politica che ancora oggi ne segna indelebilmente il destino del popolo ucraino.
Un percorso raccontato in maniera asciutta, essenziale, da leggere tutto d’un fiato senza intervalli, cercando un rigo dopo l’altro, pagina dopo pagina quella sorta di pacificazione che forse appartiene più al lettore che al protagonista. Dai misteri di Kiev a gli eccessi di Odessa, approderà alla fine a Kilometro Zero, questo luogo immaginifico, dove Bruno pacificherà con i fantasmi del passato. Il viaggio con i suoi nomi, volti e storie che si sovrappongono li lasciamo scoprire a voi.
foto: Angela Garofalo