New York, in un prossimo futuro.Le quattro Tartarughe Ninja, il maestro Spinter e buona parte dei loro alleati del clan Hamato, sono stati sterminati dal Clan del Piede, guidato dal nipote di Shredder, Oroku Hiroto.
Quest’ultimo ha trasformato New York in un incubo tecnologico e le zone limitrofe in una palude tossica.
Ma una delle tartarughe è sopravvissuta.Dopo aver rinunciato al suo nome e ribattezzatisi semplicemente come “L’ultimo Ronin”, il Ninja sopravvissuto si infiltra dell’ormai ex Grande Mela, in una missione praticamente senza speranza con un solo scopo: uccidere Hiroto o morire nel tentativo per ristabilire il suo onore.
Un tartaruga Ninja Ronin
L’ultimo Ronin, miniserie in cinque volumi pubblicati dall’Ottobre 2020 all’Aprile 2022, è stata ideata dai due creatori delle TMNT (Teenage Mutant Ninja Turtles) è una storia molto lontana da quello che qualche fan potrebbe immaginarsi, soprattutto pensando alla serie animata del 1989.
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Infatti “L’ultimo Ronin” è una storia cruda, violenta, ambientata in un mondo post apocalittico.All’inizio della narrazione, infatti, il Ronin parla di “decenni di inquinamento e riscaldamento globale.
I colori stessi, soprattutto nella prima parta, sono cupi, scuri, angoscianti.
Una storia cupa….
Le stesse tartarughe assumono tratti inquietanti.Il sopravvissuto, perseguitato dai fantasmi dei fratelli, ha un volto spaventoso e perennemente arrabbiato.
La miniserie inoltre, è particolarmente violenta.Non si sfocia mai nel gore, le scene di combattimento sono un perfetto mix di rabbia e brutalità.
Come dev’essere una battaglia.Va però aggiunto che la serie del 1989 modificò i personaggi per renderli adatti ad un pubblico giovane, quasi infantile.
Le quattro tartarughe vennero trasformate in quattro eroi amanti della pizza.In origine erano guerrieri freddi e spietati.
Infatti il maestro Splinter, nei fumetti, aveva trasmesso loro tutte le arti e il credo Ninja del suo Clan.Lo stesso Shredder, ridotto quasi ad un macchietta, è un uomo senza nessuna pietà ma legato alla parola data.
E’ non è un caso che l’antagonista della serie, Hiroto, venga descritto quasi in contrapposizione a Shredder.Freddo ma fondamentalmente viglioacco e privo di onore.
Ciò crea ancora più attrito con il protagonista.I Ronin, nella cultura Giapponese, erano samurai decaduti privati del rango.
E la volontà ferrea di recuperare Onore ed orgoglio del Ninja da origine ad un contrasto quasi primordiale fra due modi diversi modi di intendere il conflitto.Non aver pietà del nemico in guerra, distruggerlo in battaglia ad ogni costo.
Ma senza violare il codice d’onore del Clan.In fondo l’Ultimi Ronin semplicemente ricorda che i fumetti delle TMNT sono molto diversi dalle serie animate.
Unica eccezione.la serie del 2003 che riprende in parte i toni cupi della controparte cartacea.
…ma splendida
Ma l’Ultimo Ronin è comunque una miniserie di altissimo livello, sia nella sceneggiatura che nei disegni.
In fondo è la storia di un sopravvissuto tormentato dai ricordi e dai sensi di colpa ma anche dalla ferrea volontà di uccidere il suo nemico e ristabilire l’onore.E d è una storia che cattura dalla prima all’ultima vignetta.
E il senso di angoscia, dovuto al fatto che il lettore capisce da subito il finale, non rende il fumetto meno bello.
E il successo è stato tale che la Paramount ha annunciato, per la regia di Robert Rodriguez (che ha scritto anche l’introduzione per l’edizione in volume che raccoglie i cinque albi), un film live action.
E, per concludere, è meglio, anzi perfetto, usare le stesse parole del regista de Dal Tramonto all’Alba “Allacciate le cinture perché vi divertirete di brutto[…].E’ anche (L’ultimo Ronin) un vero monumento alla passione e al duro lavoro di quel tesoro che é Kevin Eastman”
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