Marito seriale (Graus Edizioni) è la prima opera teatrale di Anna Novikona, giornalista e scrittrice di origini russe, innamorata della città di Napoli.
Marito seriale, trama
Napoli. Vittorio, fotografo di mezz’età, dopo cinque matrimoni e altrettanti divorzi, crede ancora di poter trovare una donna da amare. Un giorno, insieme a Peppino, il suo apprendista fotografo, Vittorio si ritrova coinvolto in un’assurda situazione e, seppur innocente, viene arrestato. A tirare Vittorio e Peppino fuori di prigione è Elisabetta, una delle ex mogli di Vittorio. Da quel momento iniziano una serie di equivoci che daranno luogo ad un susseguirsi incalzante di innumerevoli colpi di scena.
Vittorio Vetturiello, un Don Giovanni russo-partenopeo
Ciò che colpisce di questo libro è innanzitutto la prefazione di Rocco Familiari. Il regista, nella prefazione, definisce Vittorio Vetturiello (il protagonista) “un Don Giovanni russo-partenopeo, con l’indolenza di un Oblomov e la rassegnata passività di un Domenico Soriano (il protagonista della edoardiana Filumena Marturano). Non un rapace seduttore, ma un mammone”.
Familiari descrive anche Donna Francesca (la madre di Vittorio) definendola “un’imponente matriarca, severa fustigatrice della pigrizia del figlio, ma sempre pronta a preparargli il “migliore caffè di Napoli”.
E poi c’è Peppino, l’apprendista fotografo che, a mio avviso, è un essere a metà tra:
- il Grillo Parlante come coscienza critica di Vetturiello;
- Battista, il maggiordomo di Totò (interpretato da Carlo Croccolo) nel film “Il Barone ordina la cena”, come amico, servitore e braccio destro “sempre e comunque”.
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Anche le ex mogli di Vittorio sono ben caratterizzate. L’autrice attribuisce a ciascuna di esse peculiarità che concorrono a rendere esilarante la commedia.
Un copione già pronto
- Vittorio: “Ho intenzione di risposarmi finché non incontrerò quella che mi cambierà radicalmente”
- Peppino: “Intendi dire, quella che ti renderà estremamente felice?”
- Vittorio: ” Che Dio mi salvi! Le persone estremamente felici nella vita matrimoniale fanno venire nient’altro che disgusto o, ne migliore dei casi, disprezzo. Sono gli emarginati della società.
- Peppino: “Come mai?'”
- Vittorio: “Perché per il mondo moderno un uomo felice è come una spina nel fianco. Non gli puoi vendere né uno scandalo sui giornali, né una bottiglia di alcol e nemmeno un pacchetto di sigarette”.
Oltre alla battute, l’autrice descrive le ambientazioni sceniche e detta precise indicazioni circa le azioni compiute dai personaggi. La Novikona, dunque, in questo suo esordio da commediografa, dimostra una certa attitudine alla regia. Il testo è esilarante ed è un copione già pronto per chi vorrà metterlo in scena.