Gli schiavi del nostro tempo e le speculazioni sulle loro vite nel nuovo libro di Anna Pozzi
Il libro di Anna Pozzi “ Mercanti di schiavi”, edito dalla casa editrice San Paolo, affronta il problema della tratta di esseri umani provenienti prevalentemente dai paesi mediorientali che vengono sottoposti ad ogni forma di sopruso e menomati nella dignità personale.
I nuovi schiavi sono spesso vittime di truffa, minacciati e ricattati ma anche oggetto di manipolazioni e condizionamenti psicologici.
Questi soggetti vengono trattati come merce di scambio a scopo di lucro, e vengono sottomessi a persone avide e spietate che hanno come scopo il profitto personale, cui antepongono il rispetto per questa povera gente.
Essi, infatti, provengono per la maggior parte da situazioni di estrema vulnerabilità e sono i figli e le figlie di un mondo alla deriva, segnato da guerre, povertà estrema, ingiustizie e discriminazioni.
La tratta globale degli esseri umani rappresenta un fenomeno che va combattuto insieme ed il problema della tratta- da un punto di vista etimologico- viene riportato nel Protocollo addizionale della Convenzione della Nazioni Unite contro la criminalità organizzata tradizionale per prevenire, sopprimere e punire la tratta di persone specialmente di donne e minori.
Questo documento, messo a punto nel 2000, è conosciuto anche come “Protocollo Onu sulla tratta” o “Protocollo di Palermo” ed è stato ratificato da 166 paesi, ma molti di essi non hanno ancora leggi o politiche per prevenire e combattere il traffico di esseri umani. Esso è entrato in vigore a livello internazionale il 25 dicembre 2003 e l’Italia è stata tra i primi firmatari nel 2000, ma lo ha ratificato solo il 2 agosto 2006. Purtroppo questo problema è presente anche nel nostro paese dove campeggiano forme di caporalato dove gli immigrati vengono sfruttati e sottoposti e vivono in condizioni pietose. Sul problema della tratta, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sostiene che la tratta di esseri umani comprende una serie di violazioni fondamentali e comprende una serie di diritti.
Inoltre il Consiglio per i diritti umani dell’ONU ha presentato nel giugno 2015 un rapporto che è una galleria degli orrori commessi da malintenzionati e questo chiama in causa chi di dovere, affinché ponga fine a questa sorta di genocidio.