PER LIBRI DEL 2022: “Il bambino d’oro” di Rita Pacilio


“Il bambino d’oro” é l’ultimo libro di Rita Pacilio, sociologa, scrittrice e poetessa, che abbiamo avuto il piacere di intervistare qualche mese fa.

 LA NOSTRA INTERVISTA 

Il bambino d’oro, sinossi

Un uomo di circa cinquant’anni viene travolto da eventi che lo catapultano nel suo passato in cui i riti puberali condivisi con Bea riemergono prepotentemente suscitando vere e proprie ossessioni maniacali.

Affetto da masturbazione compulsiva entra in terapia per riuscire a controllare la sua complessa emotività legata alla sessualità poliforme e al senso di inadeguatezza che ha messo in crisi il matrimonio e la sua vita. La psicoterapeuta gli proporrá una strana ed originale terapia.

Si tratta di un romanzo ispirato ad una storia vera, destinato ad un pubblico adulto.

L’autrice affronta diversi temi di grande importanza sul piano umano e sociale. La storia del protagonista – un certo signor D’Arcisi – da lui stesso narrata, sebbene costellata di dolori, paure e insicurezze, offre innumerevoli spunti di riflessioni attraverso i quali il lettore può specchiarsi, confrontarsi e riconoscersi. La crisi matrimoniale costringe il protagonista a fare i conti con le esperienze infantili, periodi particolarmente difficili dal punto di vista formativo/emotivo. I personaggi, cioè tutti i sentimenti umani incontrati e vissuti durante la sua vita, svolgono un ruolo essenziale nell’aiutarlo a fare pace definitivamente con il suo passato, mai realmente elaborato. Ecco Bea, la bambina conosciuta durante l’infanzia (colei che gli dà il soprannome de Il bambino d’oro per i suoi riccioli biondi) che a soli otto anni, lo inizia al sesso e alla scoperta del piacere. Questo aspetto, inizialmente ludico e puro, potrebbe essere considerato l’inizio del suo comportamento sessuale ossessivo compulsivo che porta il protagonista ad attuare atteggiamenti frequenti di onanismo per risolvere tutte le situazioni che gli procurano disagio e stress psicofisico, tipo la perdita repentina dei capelli. Sarà proprio l’alopecia, infatti, l’evento che farà sprofondare definitivamente il protagonista in un turbinio di emozioni e risentimenti da cui non sarà facile districarsi. E ancora, nel racconto del protagonista troviamo Marina, sua moglie: una donna allegra, vivace, romantica e sognatrice che, nonostante un primo allontanamento dal marito, alla fine, trova la forza per riallacciare i rapporti con lui, il quale si sente nuovamente il suo uomo, amato e desiderato, soprattutto grazie all’intervento della psicologa Cris. La psicoterapeuta, infatti, riesce a trovare un espediente capace di mettere spalle al muro l’insicurezza, la vergogna e la paura del protagonista che, accettando i propri cambiamenti e limiti, ritrova l’armonia familiare tanto agognata.

L’autrice

Rita Pacilio (Benevento, 1963) è poeta e scrittrice. Sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione, da oltre un ventennio si occupa di poesia, musica, narrativa, letteratura per l’infanzia, saggistica e critica letteraria. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri è Presidente dell’Associazione Arte e Saperi. È stata tradotta in nove lingue.

 

 

 

 

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