Nel libro “Svegliamoci Italici”, Piero Bassetti lancia un messaggio rivolto a milioni di persone nel mondo che chiama “Italici” che sono molto più numerosi di quelli che definiamo italiani
Gli Italici rappresentano una comunità fondata sulla condivisione di valori, interessi ed esperienze che l’autore, Piero Bassetti, esorta a divenire consapevoli delle proprie potenzialità.
Il mondo di oggi è glocal, vale a dire che in futuro sarà il rapporto tra dimensione globale e quella locale degli eventi a fare la differenza.
Nel libro si parla in particolare del mondo degli affari non solo perché è nelle camere di commercio che questa ricerca ha preso avvio, ma perché è inizialmente nel business che si incarnano valori ed interessi.
Mediante l’organizzazione della società civile e la formazione di una classe dirigente, si può giungere al tema politico, alla capacità di influenzare il processo decisionale sulla nuova dimensione glocal.
Il libro nel suo complesso scritto con un linguaggio chiaro e lineare affronta molte temi come l’identità, i media, il business ed il Commonwelth: i quattro terreni sui quali l’italicità può essere un fattore evolutivo determinante per milioni di uomini e donne nel mondo.
Ma affinché possa dirsi compiuta, all’italicità occorre un’anima e per nutrirla, infiammarla, darle quel “non so che” in grado di renderla unica ed irripetibile, sono necessari aspirazioni forti, percorsi individuali caratterizzati dalla voglia di fare e cambiare certe regole del gioco.
Piero Bassetti sostiene che l’invito a riconoscersi nell’italicità, non sia solo il contesto più incoraggiante per imbastire queste iniziative, circoli virtuosi di mobilità professionale, in entrata ed in uscita, ma che parte dalla sua portata innovativa e consista proprio nel mettere in discussione certe figure opprimenti dell’immaginario, come appunto, la fuga dei cervelli.