“Come d’aria” edito da Elliot è tra i 12 libri candidati al Premio Strega 2023. “Come d’aria” è il libro di esordio di Ada D’Adamo, la scrittrice morta il 1° Aprile, appena 48 ore dopo l’annuncio della candidatura del suo libro al prestigioso riconoscimento letterario (il 7 giugno verranno proclamati i finalisti e il 6 luglio si conoscerà il vincitore).
Ada d’Adamo aveva 55 anni e da tempo combatteva contro un tumore.Quando ha scoperto di essersi ammalata ha iniziato a scrivere quello che, purtroppo, rimarrà il suo primo ed ultimo libro.
E’ un testamento, se vogliamo, il suo libro; un dono, l’ultimo dono che la d’Adamo riesce a fare a sua figlia Daria, 17enne affetta da oloprosencefalia.Daria non parla, non cammina e vede poco.
Il libro si apre proprio con la spiegazione della gravità della sua disabilità.
“Sei Daria.Sei D’aria.
L’apostrofo ti trasforma in sostanza lieve e impalpabile.Nel tuo nome un destino che non ti fa creatura terrena, perché mai hai conosciuto la forza di gravità che ti chiama alla terra.
Gravità, che ogni nato conosce non appena viene al mondo.Gravità che il danzatore trasforma in arte quando dalla terra spicca il volo e quando alla terra torna, per cadere e di nuovo rialzarsi.
Tu non sai lo splendore quotidiano dello statre in piedi, “la piccola danza” che muove ognuno nell’apparente immobilità del corpo verticale.Nè immagini il mistero del peso che si trasferisce da una gamba all’altra e origina il passo.”
Le ultime pagine invece esprimono il dolore di una madre non per la sua malattia, ma per l’incognito, per quel “dopo”, per quel senso di abbandono che toccherà subire ad una bambina, ora diventata una giovane donna, di cui ad occuparsene dovrà essere qualcun altro.
Il libro è stato proposto al Premio Strega dalla scrittrice e sceneggiatrice Elena Stancanelli (finalista Premio Campiello 2022 con “Il tuffatore” (La nave di Teseo), con la seguente motivazione: “Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore.
Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce.C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne.
Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza.Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore.
Era una ballerina, Ada.E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia.
In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati.C’è una tale quantità di vita, nelle sue pagine, da lasciarci senza fiato.
Ci siamo noi, la fatica, la nostra inutile bellezza.Dalla prima lettura ho pensato che fosse una pepita d’oro, un dono, un abbraccio.
Come avrebbe detto Bobi Bazlen, una perfetta e lacerante «primavoltità».
“Come d’aria” – Sinossi: Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi.Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata.
Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia.Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza.
Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente.Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.
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