Il volume”Il realismo politico – figure, concetti, prospettive di ricerca” a cura di Alessandro Campi Stefano De Luca di 972 pagine, edito da Rubbettino, ed acquistabile al prezzo di 28 euro affronta un argomento interessate come il realismo politico.
Esso si divide in varie sezioni e riprende (ma in modo più articolato e complesso) l’originario impianto di un convegno interessante, anche perché la maggior parte delle relazioni ha rappresentato il primo abbozzo di una riflessione successivamente distesa, arricchita ed articolata nel testo scritto.
La prima sezione – Pensare il realismo politico, oggi – offre una mappa concettuale del realismo, ovvero una sorta di introduzione generale a quest’ultimo.
La seconda e più ampia sezione – Materiali per una fenomenologia del realismo politico è dedicata alla discussione critica degli autori e pensatori classici e soprattutto quelli contemporanei ed appartenenti a questa tradizione di pensiero politico è dedicata alla discussione critica degli autori e pensatori, classici ed in particolare quelli contemporanei appartenenti a questa tradizione di pensiero.
La terza sezione – Realismo politico e tradizione italiana – prova invece a sviluppare un tema che, nella prospettiva di un mondo globalizzato, cioè reso sempre più uniforme ed omogeneo anche dal punto di vista delle appartenenze culturali e delle ide storiche, si fatica a mettere a fuoco un tema che, nel dibattito scientifico e sul piano della discussione pubblica.
Un tema che potrebbe essere formulato nel modo seguente: in che misura l’eredità storica di una nazione incide sulle forme e visioni culturali che essa esprime.
E ciò sulla base di una sorta di paradosso storico. Se è vero che il realismo è, sul piano generale, un modo di vedere le cose del mondo e giudicare gli uomini tendente all’oggettività e venato di disincanto, e se è vero altresì che l’Italia è il Paese delle grandi passioni politiche, delle fazioni e dei partiti che si fanno eternamente la guerra a difesa dei rispettivi interessi è vero altresì che l’Italia è il Paese delle grandi passioni politiche, delle fazioni e dei pregiudizi nazionali venga bilanciato e frenato affinché diventi distruttivo, da una disposizione politico – intellettuale che privilegia la moderazione ed il senso della realtà, la conoscenza che nasce dall’osservazione dei fatti e forme di giudizio sostenute dalla ragione e prudenza.
Partiti che si fanno eternamente la guerra a difesa dei rispettivi interessi e pregiudizi, ne discende quasi una necessità che quest’ultimo atteggiamento o tratto del costume e pregiudizi nazionale venga bilanciato o frenato, affinché non diventi distruttivo, da una disposizione politico – intellettuale che privilegia la moderazione ed il senso della realtà, la conoscenza che nasce dall’osservazione dei fatti e forme di giudizio sostenute dalla ragione e prudenza.
Gli aspetti teorici del realismo politico: concetti, categorie-chiave, prospettive critiche è invece il titolo della quarta sezione, quella più orientata all’approfondimento teorico – sistematico. Esistono principi o termini che si ritiene siano propri della tradizione realista. Si ritiene altresì che il realismo politico si fondi, nell’essenziale, su una ben prcisa visione dell’uomo, dunque su un’antropologia, che sovente viene definita come “pessimistica”. Si tende a contrapporre, spesso in mondo meccanico, il realismo all’utopismo e si indica nella storia, intesa come il laboratorio empirico della politica, la dimensione che qualifica il realismo alla stregua di una forma di conoscenza che fonda la sua oggettività sull’esperienza e quindi sugli insegnamenti che derivano dal passato.
I saggi compresi in questa parte del volume tentano di approfondire proprio queste diverse (ed assai complesse) questioni, abbordandole in modo analitico.
Infine l’ultima sezione, quella dedicata al tema La politica contemporanea sotto la lente del realismo politico. Come accennato sopra, è parso utile sottoporre l’approccio realista ad un sorta di verifica analitica. Il che ha significato metterlo alla prova con riferimento ad alcune vicende od aspetti di particolare rilevanza alla politica contemporanea: il processo di integrazione europea, la crisi della “prima politica contemporanea realista ad una sorta di verifica analitica. Il che ha significato metterlo alla prova con riferimento ad alcune vicende o aspetti di particolare rilevanza della politica contemporanea: il processo di integrazione europea, la crisi della “Prima Repubblica” in Italia, il conflitto civile che ha destabilizzato la Siria, l’avanzata in Europa dei movimenti e partiti d’ispirazione populista, le ricette dei neoconservatori statunitensi nella lotta contro il terrorismo e per la costruzione di un nuovo ordine mondiale, e Infine l’ultima sezione, quella dedicata al tema La politica contemporanea sotto la lente del realismo politico.
Come accennato sopra, è parso utile sottoporre l’approccio realista ad una sorta di verifica analitica. Il che ha significato metterlo alla prova con riferimento ad alcune vicende o aspetti di particolare rilevanza della politica contemporanea: il processo di integrazione europea, la crisi della ‘prima Repubblica’ in Italia, il conflitto civile che ha destabilizzato la Siria, l’avanzata in Europa dei movimenti e dei partiti d’ispirazione populista, le ricette dei neoconservatori statunitensi nella lotta contro il terrorismo e per la costruzione di un nuovo ordine mondiale, ecc.
L’obiettivo di questa sezione del volume, pur nella varietà dei temi affrontati, è stato quello di mettere alla prova il realismo come strumento d’analisi ed interpretazione dei fenomeni storico – politici che più di altri stanno segnando il mondo contemporaneo, sino a suggerire nuove linee di analisi e di interpretazione improntate alla tradizione di realismo.
RECENSIONE
Il REALISMO POLITICO
FIGURE CONCENTTI, PROSPETTIVE DI RICERCA
A CURA DI ALESSANDRO CAMPI E STEFANO DE LUCA
PAGG. 972
2014 RUBBETTINO
COSTO 28 EURO