- 1949-Premio Strega : La Provincia Addormentata
- 1966-Premio Strega: Una Spirale di Nebbia
- 1970- Premio Napoli: I Cieli della Sera
Una pluriennale attività di giornalista; annoverato tra i migliori narratori degli anni ‘60 del 900. Va via presto da Torre Annunziata, Michele Prisco, trasferendosi a Napoli dove resterà, serbando, però, nel suo cuore i luoghi della fanciullezza, tanto da fare del paesaggio vesuviano ricco di peculiarità la giusta ambientazione di tutti i suoi racconti i cui protagonisti, sia uomini che donne, risultano “alienati” in una provincia borghese, ognuno vittima dei propri infimi e deleteri sentimenti rivolti completamente all’ipocrisia e alla corruzione dell’anima.
La “nebbia”, elemento imprescindibile di ogni suo racconto, rappresenta l’indolenza che pervade l’animo del piccolo borghese: una nebbia che isola, annulla ogni azione.
Ricordando Michele Prisco, La Settimana dello Scrittore
Lo scorso anno Torre Annunziata ha dedicato a Michele Prisco la “Settimana dello Scrittore”, evento che si è ripetuto anche quest’anno, sotto la direzione artistica dello scrittore Francesco Paolo Oreste; mai titoli furono più adeguati per le due edizioni: “La Provincia Addormentata” nel 2022 e “La Spirale di Nebbia”per il 2023.
Con questi due titoli la Libreria Libertà e tutte le personalità illustri della città hanno dato forma ad una interessantissima kermesse culturale fatta di incontri, discussioni, ed anche e sicuramente progettualità a cui una cittadina di provincia come Torre Annunziata, ormai spenta e depauperata da ogni suo valore storico culturale e intellettuale, potrebbe e dovrebbe anelare.
Tale alternanza di incontri ha previsto anche una estemporanea di pittura che ne riprende il titolo ma lo fa suo: “La Spirale dell’Anima” (curatrice di tale evento è la docente Adriana Capizzano, artista ormai affermata nel panorama napoletano, la quale anche quest’anno si è occupata, soprattutto, di interessare e motivare il giovane pubblico.
“Mi piace pensare che ci sarà un giorno in cui in questo paese si respirerà un’altra aria, dove non esisterà più sciacallaggio sulle altrui disgrazie. Un posto dove sarà crocefisso il carnefice, non la vittima; un posto dove si respiri solidarietà, aria nuova, non più solo salsedine (cit.Adriana Capizzano).