L’autore e musicista genovese Vittorio Attanasio al suo esordio come scrittore con “La notte prima della fine” edito da Infinito edizioni ( € 12,50).
Il racconto di una vita in una notte.
Da qui parte il racconto di Andrea, protagonista, suo malgrado, di questa storia.
Si avvicina al letto l’infermiere di turno, da lui chiamato con un flebile filo di voce. Quest’ultimo che “affettuosamente” lo chiama “ebete” (cosi usano in gergo chiamare chi dorme) risponde: “Aspetta vado a chiamare qualcuno”. -No! Siediti, ho bisogno…ho voglia di parlare. Il primo risveglio del personaggio.
Parte, così, la storia di quest’uomo. Quella di tanti, forse. Si, perché nel leggerlo questo è stato il mio continuo pensiero. Vedevo, nelle sue parole, e nelle stesse leggevo la vita di tanti miseri di noi. Vittime spesso consenzienti e per convenienza di un mondo superficiale. Ipotetico fino a far diventare il virtuale reale e il reale virtuale, nella nostra mente ormai alla deriva. Questo accade al protagonista di questa storia; perso nella routine di padre, marito, uomo assente a se stesso. Frutto di tre fallimenti, cosi almeno pensa il protagonista. Cosi almeno è vero in parte. Si rifugia nel misterioso, patinato, accattivante mondo della messaggistica virtuale.
Come in tutte le storie raccontate, compresa la stessa nostra vita, giunge puntuale, all’appello del destino, il punto di non ritorno. Quello in cui non puoi più defilarti dall’immagine riflessa di te nello specchio, nè oltrepassarla schivandola. E’ lì, e ora ti chiede il conto. Conto che il protagonista affronta con mille difficoltà; cambiamenti, introspezioni e autoanalisi. Voglia di capire, di rivalsa, di rimettersi in gioco. Di riprendersi almeno, parte di quegli affetti che stava perdendo.Perché li stava perdendo? O li aveva già persi? La ricerca di questa verità in seguito ad un evento tragico accaduto a Stè (suo figlio) scuoterà il limbo. Annasperà nella melma. Rincorrerà quei personaggi che vivono ai margini della società (almeno cosi piace credere ai “benpensanti”) che però la conoscono bene per quella che è, e contribuiscono a peggiorarla. Ne conoscono vizi, depravazioni, debolezze. Li sviscerano, ne fanno trofei per ricattare i malcapitati. Andrea (il protagonista) e suo figlio Stè, due di questi.
In una ricerca , affannosa, difficile, solitaria; prima il padre e poi l’uomo, non altri che Andrea, riscoprono sentimenti e valori ormai in disuso. Cercando di riparare alle assenze involontarie. Cercando giustizia da solo, a ciò che era capitato a suo figlio, Stè. Scoprirà che il virtuale finisce laddove si fonde col reale. Il suo e quello di suo figlio, hanno lo stesso volto e nome. Lo scontro,ormai, è inevitabile: la verità s’imponeva come sola essa sa.
Un linguaggio forte, deciso, “metropolitano” che vi terrà incollati alle pagine. Contest ideale per narrare questa storia, una Genova notturna fatta di ombre sfocate e figure indefinite . Scene che narrano un reale, attuale mondo virtuale !?. Coinvolgente, da leggere.
il video -trailer del libro.