Le due Germanie e l’ Europa: storia di un confronto
Il libro di George Soros con Gregor Peter Schitz intitolato “Salviamo l’Europa” è edito dalla Casa Editrice Hoepli ed acquistabile a 18 euro. Esso parla della Germania e della crisi della sua leadership politica ed allo stesso tempo parla dell’Europa, delle debolezze delle sue istituzioni e del loro futuro. I due poli, la crisi tedesca ed il malessere europeo non sono infatti separabili: in ultima analisi, l’Unione Europea dovrebbe, secondo la sua idea fondante, passare dagli stati nazionali ad una Federazione di Stati.
Nei trattati di Roma, ed in seguito nei trattati di Maastricht, fu espressa la volontà degli stati firmatari di un’unità sempre più stretta. L’ambizione più grande ed unificante era, quindi, che -prima o poi- non si governasse e si decidesse più a Berlino, Parigi, o Londra, ma a livello europeo. E quest’ambizione rientrava da tempo nel bon ton politico della Germania. Ancora nel 1989, politici tedeschi di primo piano, intellettuali ed esponenti del mondo economico, assicuravano -parlando con George Soros- che non esisteva una politica estera tedesca, bensì europea.
E negli anni dell’introduzione dell’euro, il motto esplicito di Helmut Kohl era che la Germania sarebbe diventata unita solo se vi fosse stata un’Europa unita. In sostanza vengono esposte le alchimie per risolvere la crisi che attanaglia l’Europa e, secondo Soros, le cause di questa crisi sono attribuibili a fattori di natura politica. Inoltre, come aveva previsto lui stesso, lo spread più pericoloso è quello dell’ostilità e dell’intolleranza prodotto da anni di sommovimenti sociali.