Giulio Mariani, o meglio ‘o Capitano, come oramai affettuosamente viene accolto ovunque arrivi, conquista ancora una volta gli Stati Uniti.
Dopo il successo riscosso presso l’Università di Harvard, che ha incluso le opere dello scrittore oplontino Giovanni Taranto nel proprio catalogo di consultazione, il Capitano Giulio Mariani mette piede anche nella prestigiosa Princeton University del New Jersey.
È Mala fede (Avagliano editore), terzo libro di Taranto, ad esser stato acquisito dall’ampia e rinomata biblioteca della Princeton University, nota per essere una delle istituzioni accademiche più illustri al mondo, oltre che quarta più antica degli Stati Uniti.
Chi è Giulio Mariani?
Il Capitano dei Carabinieri Giulio Mariani, protagonista delle opere di Taranto, è nato a Roma. Con esperienze nelle basi NATO in Europa e in varie regioni italiane, è noto per le sue complesse indagini che negli ultimi anni svolge ai piedi del Vesuvio dove è stato trasferito.
In Mala fede l’indagine che vede impegnato il Capitano Mariani intreccia camorra e distorsioni della religiosità e spinge ‘o Capitano a spaziare dall’area vesuviana fino agli Stati Uniti per risolvere una vicenda molto complessa che mescola misteriose sette sataniche e criminalità comune, agenti del Vaticano e incursioni della camorra.
Mala fede, che ha ottenuto il Premio nazionale Meridies per la letteratura, è stato anche discusso in Senato come opera esemplare nella divulgazione dei temi della legalità e della lotta al crimine.
Giovanni Taranto, una delle voci più autorevoli e originali del panorama letterario italiano
La critica riconosce in Taranto una delle voci più autorevoli e originali del panorama letterario italiano. Non a caso Carlo Lucarelli che del libro ha curato lo strillo di lancio, ha scritto:
“Per fare un bel libro ci vuole una buona storia, e quella di Mala fede lo è, profonda, misteriosa e intrigante, di respiro internazionale. Ci vuole lo stile giusto, e questo, così teso, veloce, ricco e sorprendente, lo è di sicuro. Ma anzitutto ci vuole un grande personaggio che ce la racconti. Ecco, il capitano Mariani non è il solito detective da romanzo giallo, è un vero e proprio “uomo che cerca”: inquieto, appassionato e tenace. Ironico e acuto. Soprattutto umano. Il punto di vista giusto per far luce nella complessa metà oscura di una realtà̀ contraddittoria, grottesca e feroce come la Napoli, il Vesuviano, l’Italia e il mondo, tanto degli anni Novanta, in cui è ambientato il romanzo, quanto di oggi. E il bello è che non è da solo. Qui ce ne sono tanti come lui, un bellissimo gruppo di personaggi, non solo tra gli investigatori, a cui affezionarsi. Da attendere e seguire ancora, con impazienza, nella prossima storia”.
- Il Capitano Giulio Mariani è oramai inarrestabile. Dall’area vesuviana risale l’intero Stivale fino ad arrivare a Udine, Pordenone, Domodossola. Passa per Roma, Siena, decine di altri luoghi. Vola in Sardegna, in Sicilia. Fra poco lo rivedremo protagonista al Salone Internazionale del Libro, a Torino, e al Festival del Giallo di Napoli. È ovunque in Italia per poi volare oltreoceano. Un tuo commento a riguardo.
Non posso che essere felice per i consensi che il nostro Capitano sta riscuotendo non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti. Già in passato si era parlato di lui anche nell’altro emisfero. Diversi quotidiani australiani gli avevano dedicato articoli e recensioni entusiastiche. Più di ogni altra cosa mi fa contento il fatto che tramite Giulio Mariani possa arrivare ai lettori l’immagine reale di un uomo, un ufficiale dell’Arma, che rispecchia i valori migliori della Bememerita e rappresenta in modo autentico il lavoro, la dedizione e i sacrifici di quanti indossano l’uniforme nera e portano il berretto con la fiamma con vero spirito di servizio. Mariani non si ferma mai; in tantissimi attendono la sua quarta indagine, e lui non ha certo intenzione di deluderli. Anzi, andrà ben oltre!