Un autore al mese – Intervista a Vincenzo Gambardella

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“Un autore al mese” è la rubrica di MAGAZINE PRAGMA che consente di conoscere meglio un autore, ma soprattutto la genesi di un libro.

Un libro è una sorta di viaggio che induce il lettore ad immaginare una storia e ad adattarla a se stesso, ma quella storia prima di arrivare al lettore, l’autore l’ha già raccontata più volte a se stesso.

Erri De Luca nei panni da lettore: “Questo è quello che io cerco almeno nei libri quando li apro, il pezzetto che è stato scritto per me. Uno scarto, un brusco scarto di intelligenza e sensibilità che mi spiega qualcosa di me. Cose che suppongo possedevo già sotto la pelle, ma che non sapevo dire…”

Ma se il lettore cerca in un libro quel “pezzetto che é stato scritto per sé”, cosa cerca, invece, un autore quando butta giù le sue righe?

L’autore del mese: Vincenzo Gambardella

L’autore del mese è Vincenzo Gambardella, partenopeo di nascita, capitolino d’adozione. Ama definirsi “Giramondo per passione e per necessità”. La memoria del Moloch, edito da Place Book Publishing, è il suo ultimo romanzo, un intrigante thriller informatico, disponibile anche su Amazon.

Ecco cosa ci ha raccontato l’autore del suo ultimo libro.

  •  L’agente Laura Sarrubbo è la protagonista del Suo ultimo romanzo. Come nasce questo personaggio?

Innanzitutto, volevo valorizzare un personaggio femminile in un mondo letterario di investigazione che di solito vede sempre gli uomini come protagonisti. Poi, mi piaceva l’idea di descrivere la vita privata di una normale donna di ventisei anni, in una Roma bellissima ma anche tanto sgangherata, con tutti i problemi quotidiani e le sorprese che l’Urbe riserva ai comuni mortali. Per me comunque è stato difficile calarmi nei panni femminili senza cadere negli stereotipi. Sicuramente Laura Sarrubbo non è un’Avenger. Caratterialmente, lei rispecchia la versione femminile del l’Ispettore Coliandro, sebbene sia meno “rozza” del personaggio creato da Carlo Lucarelli. Laura è un’anti-eroe per eccellenza; tanto geniale nell’analisi dei dati, quanto impacciata nella vita di relazione e sentimentale. È inoltre insofferente alla disciplina, soprattutto verso il cartellino da timbrare.

  • Nel corso della narrazione indica spesso la protagonista come “La ragazza” piuttosto che chiamarla Laura. C’è una ragione precisa dietro questa scelta stilistica?

Si, perché nel romanzo si evince che Laura si porti dietro parte della sua adolescenza, una fase della sua vita non ancora risolta del tutto, nonostante abbia ventisei anni. Ci sono vari indizi nel libro che lo suggeriscono al lettore: ad esempio l’Università non ancora terminata, la sua casa piena di oggetti da teenager o il suo rapporto sentimentale con un uomo, sospeso tra la voglia adulta di costruire e la spensieratezza tipica adolescenziale. Però, l’indagine è anche un percorso di maturazione per la protagonista, attraverso le situazioni borderline costretta ad affrontare.

“Un delitto particolarmente cruento. Come sapete, la vittima era un alto funzionario del Senato della Repubblica. E’ stato ucciso nel suo appartamento di rappresentanza, a pochi passi da Palazzo Madama”

  • Per scrivere un libro come “La memoria del Moloch” occorre essere esperti di informatica. È Lei l’esperto o si è avvalso di una consulenza esterna?

A mio avviso basta essere abbastanza curiosi da leggere le note a piè pagina. Ho semplificato al massimo i concetti, spesso ricorrendo a delle metafore o a delle citazioni di film e di libri per fluidificare il discorso. Tutto è descritto in chiave operativa, a supporto dello svolgersi delle indagini. Ho seguito vari corsi sull’argomento e ho traslato i concetti in forma di indagine. Per la revisione tecnica, comunque, mi sono avvalso del supporto di Andrea Ossicini, ex funzionario Finsiel ed attualmente ricercatore nel campo della matematica pura; i suoi lavori sono stati pubblicati anche su diverse riviste internazionali.

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“La memoria del Moloch” di Vincenzo Gambardella è disponibile su Amazon

  • Quali sono stati i primi feedback? Come è stato accolto questo Suo nuovo libro?

Nel complesso direi che sono positivi. Ha colpito la dicotomia tra il linguaggio tecnico nella parte relativa alle indagini e quello “popolare” presente laddove i personaggi ritornano ad essere dei comuni mortali alle prese con i problemi di tutti i giorni. Inoltre, nel classico schema narrativo del labirinto, ogni deduzione apre nuovi scenari da analizzare. Ciò tiene viva l’attenzione.

  •  A chi consiglierebbe di leggere il Suo libro?

A chi vuole “entrare” in un’indagine a tutto campo, dal taglio multidimensionale. Nel libro non ci sono solo i dati o i sistemi informatici da decriptare, ma anche la psicologia di una mente criminale, il modello comportamentale che attrae le vittime nella trappola, nonché le normali indagini operative delle Forze dell’Ordine. È una partita a scacchi contro un avversario sfuggente, dove tutto si compone a sistema, nell’ultimo capitolo.

“Voi non vi rendete conto che stiamo camminando sul filo di un rasoio. Il P.M. vuole dei risultati concreti, e li vuole a breve. I papaveri al quinto piano sono stanchi degli antipasti. O gli serviamo qualcosa sul piatto, oppure l’indagine a raggiera chiude. Si ritorna ad indagare su ogni singolo reato, come fossero slegati. Il Ghost Team si scioglie e la carriera di Sposito è fottuta”

  • Progetti futuri. A cosa sta lavorando ora?

Sto lavorando a un nuovo caso per Laura Sarrubbo. Nel nuovo libro il campo di indagine sarà completamente diverso da “La memoria del Moloch”. Laura dovrà mettere in gioco tutta sé stessa, in una nuova sfida che aumenta ancora il livello di pericolosità. Tuttavia, ho voluto mantenere molti elementi situazionali presenti nella “Memoria del Moloch” per rendere un senso di continuità al lettore.

O forse perché ormai mi sono affezionato alla mia eroina …

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Per un autore al mese: Vincenzo Gambardella
  • Una curiosità. Cosa c’era nella moussaka preparata dalla mamma di Laura, oltre agli ingredienti tradizionali?

Cannella e noce moscata, abbondanti ma ben dosate. Laura va pazza per le spezie!

 

LA MEMORIA DEL MOLOCH, QUI TROVATE LA TRAMA E UN ESTRATTO

 

 

 

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