Un libro per l’estate: “Mi consigli un libro?”
Prima di preparare la valigia per il mare, la montagna o la città, molti di voi faranno tappa in libreria per acquistare gli indispensabili “compagni di viaggio”.
Probabilmente lo faranno anche coloro che durante il resto dell’anno leggono poco e/o niente. Proprio questi ultimi, meno attenti alle novità editoriali, saranno maggiormente indecisi sugli acquisti da fare in libreria.
Per non arrivare troppo impreparati in libreria, vi offriamo una rubrica che vi accompagnerà per tutta l’estate.
Ogni giorno vi proporremo un libro. Seguendo la nostra rubrica potrete scegliere più facilmente quali libri “profumeranno” le vostre vacanze.
Buona estate, buone vacanze e buona lettura!
“LACCI” E’ DISPONIBILE ANCHE SU AMAZON
Lacci (Einaudi)
Aldo lascia Vanda e due figli piccoli, Sandro e Anna, e va a vivere con Lidia (19 anni, bellissima). Vanda impazzisce di rabbia; ma dopo quattro anni lui, incerto, titubante, torna da lei, e decidono di invecchiare insieme.
Una storia apparentemente banale. Lacci in realtà dà voce ai silenzi, amplifica le voci, analizza in profondità un rapporto di coppia che prima si slega e poi si ricompone, mostrando le profonde crepe di un’incollatura forzata.Un racconto a tre voci delle forze sotterranee che tengono in vita i matrimoni anche dopo l’amore.Un piccolo capolavoro.
“Ero giovane, mi sentivo attratta, non sapevo quanto è casuale l’attrazione. Per anni non sono stata felice, ma nemmeno infelice. Ho capito tardi che mi incuriosivano gli altri né più né meno di quanto mi avevi incuriosito tu. (…) Credevo di dover amare solo te per sempre e quindi guardavo da un’altra parte, stavo dietro ai capricci dei bambini. Che stupidaggine. Ammesso che io ti abbia mai amato – e oggi non se sono sicura. (…) Sicuramente per me non sei stato niente di unico, niente di intenso. Mi hai solo permesso di considerarmi una donna adulta: vivere in coppia, il sesso, i figli. Quando mi hai lasciata, ho sofferto soprattutto per quello che di me ti avevo inutilmente sacrificato. E quando ti ho riaccolto in casa, l’ho fatto solo per farmi restituire ciò che ti eri preso”
Domenico Starnone (Napoli, 1943) è stato a lungo un insegnante, redattore delle pagine culturali de «Il Manifesto». Ha pubblicato in un primo momento romanzi e racconti incentrati sulla vita scolastica, da cui sono stati tratti anche dei film. Successivamente si è distaccata dai temi scolastici.Nel 2001 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Via Gemito.
(Foto da Facebook)