Un libro per l’estate: “Storia di un maldestro in bicicletta” di Andrea Bizzotto


Un libro per l’estate: “Mi consigli un libro?”

Prima di preparare la valigia per il mare, la montagna o la città, molti di voi faranno tappa in libreria per acquistare gli indispensabili “compagni di viaggio”.

Probabilmente lo faranno anche coloro che durante il resto dell’anno leggono poco e/o niente. Proprio questi ultimi, meno attenti alle novità editoriali, saranno maggiormente indecisi sugli acquisti da fare in libreria.

Per non arrivare troppo impreparati in libreria, vi offriamo una rubrica che vi accompagnerà per tutta l’estate.

Ogni giorno vi proporremo un libro. Seguendo la nostra rubrica potrete scegliere più facilmente quali libri “profumeranno” le vostre vacanze.

Buona estate, buone vacanze e buona lettura!

Storia di un maldestro in bicicletta

 

Storia di un maldestro in bicicletta (Brenta Piave Edizioni)

Un libro semplice, ma non semplice. Semplice per lo stile narrativo; non semplice per ciò che l’autore racconta. Quello di Andrea Bizzotto, più che un libro, è un testamento d’amore.

“Non sono uno scrittore, ma nemmeno un analfabeta.Questo libro rappresenta una piccola parte di quello che sono ed ero. Spero che un giorno lo leggerai per imparare a filtrare il buono dal meno buono”

Andrea Bizzotto, 33 anni, ingegnere vicentino, chef in Germania,  scopre di avere un tumore incurabile ed inoperabile. I medici gli dicono che gli resta  poco tempo. Andrea allora decide di scrivere un libro da lasciare a sua figlia; Andrea teme che di lui, alla sua piccola bambina, non resterà neanche il ricordo. Per questo decide di raccontarsi attraverso un libro.

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Andrea non nasconde nulla alla sua piccola Giulia Grace. Non le racconta di un uomo eccezionale, le racconta di un papà che le vuole bene, di un papà che non avrebbe mai voluto lasciarla, ma le rivela anche tutte le ombre del suo carattere.

Il testo è una messa a nudo drammatica, cruda, vera. A colpi di penna, Andrea cerca di dare un senso alla lotta contro il cancro, di dare un senso a ogni attimo di vita che gli rimane.

“Quello che più mi mancherà è la mia bambina – Mi sarei meritato la possibilità di crescerla ed educarla, portarla al primo giorno di scuola, prepararle il suo cibo preferito con amore, fare un viaggio da solo con lei. Mi meritavo almeno di lasciarle un ricordo reale di me, non un video o un libro”.

Andrea muore poi durante la notte tra il 28 Febbraio ed il 1° Marzo 2019.

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Storia di un maldestro in bicicletta” non può certo definirsi “un libro da ombrellone”, ma il ricavato dei diritti d’autore finisce in un fondo per Giulia Grace e questo mi sembra un ottimo motivo per acquistare il libro e metterlo in valigia.

 

 

 

 

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