Andrea Bizzotto è morto: Storia di un dolce e coraggioso papà

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Andrea Bizzotto è morto

L’annuncio è stato dato dalla moglie, Maria Brandt attraverso i social. Maria ha postato una foto di Andrea con le date della sua vita corredata dalla frase Be thou my vision” (“Sii la mia visione”).

Chi era Andrea Bizzotto?

Andrea Bizzotto, 33 anni, nato a Cittadella, laureato in Ingegneria, era andato in Germania in cerca di lavoro e di fortuna. In Germania, nonostante il titolo di Ingegnere in tasca, Andrea aveva iniziato a lavorare in una gelateria di Witten. Proprio in quella gelateria Andrea aveva incontrato l’amore. Galeotto un cono servito a Maria, la donna che poi sarebbe diventata sua moglie e la madre di Giulia Grace, la loro bambina.

Sembrerebbe tutto perfetto e invece…

Andrea, poco prima della nascita di Giulia Grace, aveva scoperto di essere malato. Una diagnosi che non lasciava spazio alle speranze.

Sarcoma sinoviale al terzo stadio

Un male incurabile. Andrea presto se ne sarebbe andato e avrebbe lasciato sua moglie e la sua piccolina.

“Pochi mesi” dissero i medici. Così, questo dolce e coraggioso papà decide di scrivere un libro per sua figlia: una lettera per ogni compleanno della sua bambina a cui lui  non avrebbe partecipato.

“Visto che mia figlia è troppo piccola per ricordarsi di me, ho pensato di spiegarle bene chi è suo padre. Gli amori, le aspirazioni, i cibi preferiti ma anche il nostro primo anno insieme, le sensazioni che ho provato quando l’ho presa in braccio la prima volta”.

“Storia di un maldestro in bicicletta”: un libro per rimanere (per sempre) vivo

Con questo titolo, Andrea ha pubblicato il suo libro, il suo testamento d’amore. La scelta del titolo del libro non è casuale; Andrea è  sempre stato un appassionato delle due ruote.

“Non sono uno scrittore, ma nemmeno un analfabeta.Questo libro rappresenta una piccola parte di quello che sono ed ero. Spero che un giorno lo leggerai per imparare a filtrare il buono dal meno buono” – è questo il messaggio che Andrea ha voluto lasciare a Giulia Grace nell’introduzione del libro.

Durante le interviste per il lancio del libro, Andrea ha più volte ribadito:

“Quello che più mi mancherà è la mia bambina – Mi sarei meritato la possibilità di crescerla ed educarla, portarla al primo giorno di scuola, prepararle il suo cibo preferito con amore, fare un viaggio da solo con lei. Mi meritavo almeno di lasciarle un ricordo reale di me, non un video o un libro”.

“Quando il mio corpo dilaniato dalla malattia diverrà soltanto concime per la terra, Giulia sarà molto arrabbiata e non potrà capire. Mi auguro che possa trovare un’altra figura paterna, come spero che mia moglie trovi un altro uomo, in grado di farla sentire bene, amata e rispettata”.

bizzotto

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Non solo un libro

Quando ha sentito che il tempo rimasto era davvero poco, Andrea non ha esitato a rispolverare la sua amata chitarra e ha composto una canzone per sua figlia. Il titolo del brano è “From my star” (“Dalla mia stella”).

Andrea ha poi utilizzato la foto della copertina del singolo per formulare il suo addio sui social. In un post su Instagram, Andrea ha scritto: “È solo questione di tempo… ci vediamo dalla mia stella”.

Il brano è sia su Spotify che su iTunes.

https://www.instagram.com/p/BubnBb4H241/?utm_source=ig_web_button_share_sheet

Il cordoglio sui social

Tantissime le parole di affetto e di commozione di tanti che lo conoscevano di persona, ma anche della gente comune.

“Ho un nodo in gola Andrea, ma sono sicura che splenderai davvero oltre l’infinito.Grazie di tutto quello che mi hai insegnato; sarai sempre una guida ed un esempio.”

“Ciao Andrea, la tua Luce viaggerà nel tempo con le tue parole e le tue canzoni.”

“Non ci sono parole per questo grandissimo vuoto che ai lasciato dentro. Sarai la stella che guiderà la tua principessa. Buon viaggio amico mio; rimarrai per sempre nel mio cuore.”

Rebecca Frasson, autrice della prefazione del libro ha scritto: “Andrea se n’è andato questa notte, ma noi tutti sappiamo che la bicicletta non si ferma: lui ha pedalato così tanto e ora tocca a noi. Ciao Biz. È stato un onore. È stato folle. È stato bellissimo”.

A corredo, un estratto del film “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”.

(Foto da Facebook e da Instagram)

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