“Una famiglia allargata, cane compreso”, l’esilarante romanzo di Marianna Scagliola (recensione)


“Una famiglia allargata, cane compreso” di Marianna Scagliola, edito da Graus, attraverso le vicende tragicomiche della famiglia Schiattarella, conduce il lettore nel cuore di Napoli. Gennaro, il capofamiglia, è un disoccupato cronico che trascorre le sue giornate lontano da ogni tipo di fatica.Unici suoi interessi: il Calcio Napoli e il cibo.

Al suo fianco la solerte Concetta, moglie maniaca della pulizia e dell’ordine che, stanca dell’egoismo mostrato dai suoi cari, cova e riesce a mettere in pratica un’insolita vendetta.

“Una famiglia allargata, cane compreso”, leggerezza, divertimento, ma anche numerosi spunti di riflessione

Con il suo romanzo d’esordio, Marianna Scagliola dipinge, attraverso le avventure e disavventure della famiglia Schiattarella, un ritratto affettuosamente ironico della città di Napoli.Il libro, già a partire dal titolo e dalla copertina promette leggerezza e sorrisi, ma dietro l’umorismo che pervade la narrazione, l’autrice solleva spunti di riflessione che invitano il lettore a guardare oltre.

Tra le righe emergono tematiche legate alle dinamiche familiari e alla vita quotidiana, con Napoli che fa da sfondo, vibrante e autentica. “Una famiglia allargata, cane compreso” non è, dunque, solo una lettura piacevole, ma anche un’opportunità per riflettere su temi che riguardano tutti noi.

E se l’incipit è il seguente potete immaginare la qualità dell’umorismo della Scagliola:

“La notte del 26 ottobre 2019 quando Gennaro Schiattarella, detto Purpetta, entrò nella sua camera da letto per andare a dormire aveva quarantanove anni, undici mesi e ventiquattro giorni.La mattina seguente, quando ne uscì, aveva cinquantaquattro anni, undici mesi e venticinque giorni.

Di colpo era invecchiato di cinque anni”.
“Una famiglia allargata, cane compreso” , pur seguendo un percorso narrativo distinto, richiama a tratti lo stile di libri come Benvenuti in casa Esposito di Pino Imperatore e Pennablu di Lorenzo Marone per l’uso dell’umorismo che si trasforma in mezzo di resistenza culturale.

Ad impreziosire il libro la prefazione di Decibel Bellini, noto speaker del Napoli, che inizia così: “Provate a immaginare un tifoso sfegatato del Napoli che vive in casa con un figlio juventino e uno spiritello burlone, “o munaciello”, che si diverte a manomettere la tv ogni volta che lui guarda una partita di calcio.A questo aggiungete la presenza in casa di una suocera impicciona e una moglie super fissata per l’igiene, che periodicamente si mette a dieta costringendo una buona forchetta come il povero protagonista, Gennaro, a delle privazioni alimentari.

A questo aggiungete anche una coppia di figli, ognuno dei due schizzinoso a modo suo, e un piccolo meticcio il cui nome è già di per sé un vero e proprio spoiler del carattere del quadrupede: Pulcinella.Non vi viene da urlare?

A me, guarda caso, sì!E mi viene anche da ridere se penso a tutte le vicissitudini che dovrà affrontare questa famiglia rigorosamente extra-large in un appartamento extra-small di Napoli.”

Stutate all’ingegnere…

«E mo che altro è successo?», pensò Concetta, stanca degli imprevisti.
«Donna Concè, stiamo decidendo i numeri da giocare sulla ruota di Napoli», disse Mimmo ’o schiattamuorto (di professione becchino) quando la vide arrivare.
«Qua ci esce un bel terno secco», esclamò Tonino che aveva una macelleria in casa al terzo piano aperta ventiquattro ore al giorno.
«Può essere che è la volta buona che facciamo qualcosa di
soldi», intervenne Enzo, detto ’o Barbalunga, dirimpettaio di Tonino.
«Allora quali song sti numeri?», chiese spazientito Nando,
il vicino novantenne di Barbie, che a stento si reggeva su un bastone.
«E nu mument!», gridò nonno Peppe seccato, mettendo a serio rischio la sua dentiera già pericolante.

L’uomo, luminare della smorfia napoletana, abitava all’ultimo piano e veniva interpellato ogni volta che accadeva un fatto strano per interpretarlo e indovinare i numeri vincenti.Ma non ne aveva azzeccato mai uno.
«Allora… Facetemi pensà, – disse portandosi le mani alla nuca – la caduta fa 56, ’o maletiempo fa 83 e a bella figliola (capisci a me) fa 78».
«Ve l’avevo detto che ci usciva un terno secco», confermò Tonino.
«Mi sembra una soluzione troppo semplicistica! – commentò l’ingegnare Di Stefano del secondo piano – E se invece dividessimo ogni numero per due, aggiungessimo la data odierna, moltiplicassimo…».
«Ué ué! – sbottò nonno Peppe – Stutate all’ingegnere che me vene ’o mal ’e cape».

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Insomma “Una famiglia allargata, cane compreso” è sicuramente un libro per tutti: tifosi del Napoli, superstiziosi, casalinghe disperate, amanti degli animali, suocere, generi, vicini di casa e persino per i tifosi di quella squadra “poco colorata” che i napoletani non osano pronunciare.

Un libro non solo da leggere, ma anche da regalare a parenti ed amici per contagiarli di buon umore.

Disponibile anche su Amazon.Buona lettura!

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L’autrice

Marianna Scagliola ha iniziato il suo percorso nel mondo della scrittura pubblicando i suoi racconti nelle antologie Le affinità affettive e Lavori in corso (Albus, 2008).

Oltre alla scrittura, la Scagliola cura e conduce Libridine, una seguitissima rubrica dedicata ai libri sul canale YouTube di Per Sempre News, dove condivide interviste agli autori, soprattutto esordienti. Una famiglia allargata cane compreso (Graus, 2022) è il libro che ha segnato il suo fortunato esordio.Il libro, infatti, ha ricevuto diversi riconoscimenti.

Da ultimo anche il Premio Napoli nel Cuore.

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