Valacchi, 1455. Una donna, Lisa de Lupo, entra in un misterioso castello. Il proprietario e il conte Vlad III Tepes, ovvero Dracula. La donna non solo non è impaurita dalla presenza del Vampiro, anzi chiede al Conte di trasmettergli tutte le sue conoscenze. Lisa, stufa che la gente creda solo alle superstizioni, vuole diventare una dottoressa a tutti gli effetti. In cambio offre al Conte di insegnargli le buone maniere
Vent’anni dopo, Lisa viene bruciata sul rogo a causa di una falsa accusa di stregoneria. Il Conte Dracula, che nel frattempo aveva sposato la donna, furente decide di Sterminare l’intera popolazione della Valacchia. L’unico in grado di fermare la furia omicida di Dracula è il cacciatori di mostri Trevor Belmont. Peccato che quest’ultimo abbia rinnegato le sue origini.
L’ispirazione per la serie animata, trasmessa su Netflix dal 2017, viene, ovviamente, dalla serie di videogiochi della Komani che conta più di trenta titoli (escludendo quelli per dispositivi mobile). In particolare l’ispirazione per i personaggi viene dal titolo del 1989 “Castlevania III: Dracula’s Curse”.
Un progetto per un film latitava fin dal 2005. Progetto annullato nel 2009. Nel 2015 i Frederator Studios, produttori de “Due Fantagenitori” (da cui non ti aspetteresti una serie dark fantasy a tinte horror), assieme a Powerhouse Animation Studios e Netflix, finanziarono una serie animata. Lo script fu affidato allo scrittore americano Warren Ellis (The Authority) che ha creato una serie in stile anime.
La serie esordì il 7 Luglio 2017 e, già lo stesso, giorno venne annunciata la seconda stagione. La serie ha ricevuto, sul sito aggregatore Rotten Tomatoes, una valutazione di 6,7/ su 10 ed è il primo adattamento di un videogioco a ricevere una valutazione positiva.
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