Loki, il re Degli Inganni, è finalmente riuscito nel suo intento. Detronizzare suo padre Odino, incatenare Thor e conquistare il trono di Asgard. Il suo trionfo sembra essere completo e, soprattutto irreversibile. Ma, ben presto, il fratellastro di Thor si renderà conto che portare la Corona di Signore di Asgard è tutt’altro che semplice.
Pubblicata da Settembre e Novembre 2004, Loki è una miniserie scritta da Robert Rodi e disegnata da Esad Ribic. Ed inizia, come si dice, in “media res”. La prima immagine mostra un Thor ferito, sanguinante ed incatenato ai piedi di Loki che non perde occasione di deriderlo.
Il figliastro di Odino è ormai convinto che tutte le sue aspirazioni siano soddisfatte. Ma, ben presto, capirà che il potere pesa più di quanto pensi. Sopratutto per un usurpatore. Tutti i suoi alleati, subito dopo la sua presa di potere, andranno da lui per riscuotere quanto dovuto.
Tutta la serie infatti, rappresenta la lenta presa di coscienza di Loki. Che, per assurdo, arriva ben presto a disprezzare tutto quello he ha appena ottenuto. La storia è del tutto priva di qualsiasi scena di combattimento eppure i tratti duri ed estremamente realistici di Ribic sarebbero perfetti per un storia tutta azione, eppure non stonano anzi.
Da questa miniserie, nel 2011, venne tratto un motion comic, vale a dire una miserie televisiva in tre puntate, con le pagine della Graphic Novel messe su schermo. L’animazione, in questo tipo di trasposizione, riguarda soltanto la bocca e i muscoli sufficienti a rendere l’idea di movimento.
In conclusione, una bella storia che analizza in modo completamente diverso ed interessante un personaggio come Loki, tutto sommato molto più profondo e sfaccettato di quanto non possa apparire ad un’occhiata superficiale. Profondità ben resa dall’attore irlandese Tom Hiddleston, soprattutto nei primi due film di Thor. Ovvero “Thor” e “Thor The Dark Word”.
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