“Le notizie non sono buone. Salman è attaccato a un respiratore e in questo momento è incapace di parlare”. Queste le parole dell’agente dello scrittore iraniano. Salman è stato accoltellato nella giornata di ieri a New York durante una conferenza. L’aggressore, il 24enne Hadi Matar è stato arrestato dalla polizia. Sulla testa dello scrittore pende una condanna a morte e un premio di 3 milioni di dollari a chiunque lo ammazzasse. Sarà stato questo il movente che avrà spinto il giovane a compiere il folle gesto. Salman Rushdie, ricoverato in ospedale attaccato a un respiratore, non parla e secondo i medici rischia di perdere un occhio a seguito dell’aggressione; le arterie del braccio sono state recise e seri danni anche al fegato.
Salman Rushdie: la ricostruzione dell’attacco
L’agguato allo scrittore è avvenuto alle ore 10:45 a New York (16:45 italiane) poco dopo che egli era salito sul palco per iniziare la conferenza. Il ragazzo, Hadi Matar, indossava una mascherina nera e si è subito precipitato verso il palco per scagliare le coltellate prima all’addome e poi un colpo al collo. Colpito anche il moderatore della conferenza che ha riportato ferite lievi, dimesso poche ore dopo dall’ospedale. La polizia ha raccolto le parole di un testimone, che ha affermato di aver visto lo scrittore che perdeva intorno agli occhi, poi colare sulla guancia. Soccorso immediatamente da un medico, lo scrittore è stato portato in elicottero nell’ospedale più vicino. Alle indagini sta collaborando anche l’Fbi e secondo alcune ricostruzioni, l’aggressore Hadi Matar è un sostenitore dell’estremismo sciita.
Agenzia di stampa iraniana: “Ci auguriamo che quest’uomo tiri le cuoia”
“Ci auguriamo che quest’uomo tiri le cuoia”. Questo il commento dell’agenzia di stampa iraniana, che da sempre critica lo scrittore definendolo un apostata. Gli oppositori invece che condannare il gesto del 24enne, lo esaltano definendolo “coraggioso”. Rushdie è stato accusato di eresia per aver scritto “Versi satanici”, romanzo in cui ci sono molti rimandi, misti tra il romanzato e il fantastico della storia di Maometto. L’opera è costata allo scrittore a fama, ma anche una feroce antipatia da parte degli iraniani, tanto che è stato costretto a fuggire in Gran Bretagna sotto protezione.