2016 anno funesto per musicisti

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L’anno che sta per terminare porta con sé numerosi musicisti che hanno fatto la storia della musica in diversi generi.

Sembra che il 2016 abbia confermato il famoso detto popolare: ‘Anno bisesto anno funesto’, ma a farci i conti sono stati questa volta la categoria dei musicisti con una esclation di perdite.

Già sul finire del 2015 esattamente il 31 dicembre ci lasciava Natalie Cole, figlia del grande Nat King Cole, famosa per il duetto virtuale nel 1991 col padre sul brano ‘Unforgettable’. La sua carriera si è sviluppata all’insegna della tradizione paterna, con l’esecuzione e la rivisitazione dei celebri brani scritti dal padre.

Dopo pochi giorni, il 10 gennaio 2016 si spegneva David Bowie (David Robert Jones) il cantante ed attore inglese, soprannominato il ‘duca bianco’ dopo che Bowie diede vita la personaggio del  ‘sottile Duca bianco’ ispirato al protagonista del film ‘L’uomo che cadde sulla terra’. Tale personaggio era un cantante raffinato con l’esecuzione di brani struggenti rimanendo freddo come il ghiaccio. Per ammissione dello stesso Bowie, il “Duca” era un personaggio piuttosto odioso.

Bowie ha incarnato lo spirito di ricerca della musica e della spiritualità , il ‘cercare di trovare la vita interiore delle cose che mi interessano’, tipica del periodo storico degli anni sessanta. Il suo eterno evolversi come persona e come musicista, ogni volta affinando l’estetica e la metrica, lo ha visto passare dal folk al glam-rock, il funk, il plastic-soul, l’elettronica ed infine il ritorno al passato, al suo rock elegante.

Dopo 8 giorni da Bowie scompare il 18 gennaio Glenn Frey, il cantante fondatore degli Eagles. Polistrumentista  Frey è autore da solo o con Don Henley di molti dei brani più celebri del gruppo, come ‘Tequila Sunrise, ‘New Kid in Town,’ Hotel California’ e’ Desperado.

Febbraio vede la scomparsa il giorno 3 di Maurice White. Cantautore, musicista, produttore discografico e fondatore degli Heart Wind & Fire. Il gruppo nel 2000 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, mentre White è entrato nel 2010 nella Songwriters Hall of Fame.

Dei ruggenti anni sessanta un’altra figura storica si è spenta l’8 marzo ed è Sir George Martin, il produttore dei Beatles. Talvolta definito come il ‘il quinto Beatle’, in quanto oltre ad essere il produttore era compositore, suonando anche parti strumentali in alcuni dei loro brani oltre ad averne curato gli arrangiamenti orchestrali. Fu sua l’idea di aggiungere i violini nel brano Eleanor Rugby incontrando le perplessità di Paul McCartney.

Il mese di marzo ha visto, altre perdite importanti nel mondo della musica come Nanà Vasconcelos, il 9 marzo mentre il 10 quella del pianista Keith Emerson fondatore del gruppo Emerson-Lake &Palmer. Emerson dal talento straordinario, si è tolto la vita a causa della malattia che gli aveva compromesso l’uso della mano destra. Indimenticabile il video della sigla televisiva ‘Odeon’ del 1976 dove Emerson si cimentava con una reinterpretazione del brano ‘Honky Tonk Train Blues’ dal ritmo serratissimo, senza mai staccare le mani dal piano, con le gocce di sudore al termine delle note.

Il 16 marzo Frank Sinatra Jr muore per un infarto, all’età di 72 anni, il pomeriggio prima di un concerto, durante il tour per celebrare i 100 anni dalla nascita del padre.

Gato Barbieri il sassofonista e compositore argentino si spegne il 2 aprile. Conosciuto in Italia per aver collaborato con Ennio Moricone, Giorgio Gaslini, Piero Umiliani. Compose la colonna sonora nel 1974 del film di Bernardo Bertolucci ‘L’ultimo tango a Parigi’ film molto discusso per la morale dell’epoca.

Aprile vede il 6 la scomparsa di Dannis Davis, il batterista che assieme al chitarrista Carlos Alomar ed al bassista George Murray formò la sezione ritmica negli album di David Bowie della seconda metà degli anni settanta. Mentre il 21 aprile si è spento Prince all’anagrafe Prince Roger Nelson icona pop degli anni ottanta. Il folletto di Minneapolis, come veniva soprannominato, nel 1984 pubblica il suo quinto album Purple rain’ che lo conferma stella di prima grandezza, colonna sonora del film omonimo. Ottiene il primo posto in classifica di entrambe le categorie, per il cinema e per i dischi, un Oscar per la colonna sonora, il Golden Globe per il brano ‘When doves cry’ come miglior canzone originale. La leggenda narra che l’artista avesse in un caveau (cassaforte) numerosi spartiti di brani inediti, che talvolta regalava ad artisti che produceva.

Il 2 agosto viene a mancare Jean Baptiste “Toots” Thielemans l’armonicista e chitarrista belga. Famose le sue collaborazioni con Benny Goodman, Elis Regina, Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Billy Eckstine, Oscar Peterson, Joe Pass, Ella Fitzgerald, Djavan, Bill Evans, Jaco Pastorius, Quincy Jones, Joe Lovano, Mongo Santamaria, Pat Metheny, Mina.

Il pop inglese perde una stella degli anni ottanta, il 24 ottobre si spegne per un infarto Pete Burns, cantante pop dance anni ’80, frontman dei Dead or Alive. Celebri per il loro singolo ‘You sping me round (Like a record)’, del 1984. Noto per il suo abbigliamento androgino, accusò Boy George di avergli copiato lo stile.

A novembre, il 7 ma comunicato l’11 novembre, muore Leonard Cohen, cantautore, scrittore, poeta canadese. Nel 1967 il primo disco da cantautore, ‘Songs of Leonard Cohen’, non ottenne un gran successo per via dei temi trattati come il suicidio e la morte. L’album conteneva il brano ‘Suzanne’  il cui testo fu inizialmente pubblicato nel 1966 come poesia. Il brano è divenuto in seguito un successo come l’altro brano ‘Halleluja’ del 1984. Di quest’ultimo nel corso degli anni si susseguirono molte reinterpretazioni ad opera sia dello stesso Cohen, che ne modificò ripetutamente il testo, sia di molti altri artisti.

Il 24 dicembre è venuto a mancare a 68 anni Rick Parfitt, uno dei chitarristi più popolari della scena britannica, nella formazione degli Status Quo. Mentre il 25 George Michael è stato trovato morto nel suo letto della casa di campagna dal compagno. Georgios Kyriacos Panayiotou è salito alla ribalta con il gruppo degli WHAM, fondato nel 1981 con l’amico del cuore Andrew Ridgeley. Dal 1986 iniziò una brillante carriera solista. Il suo primo album da solista ‘Faith’ fu pubblicato nel 1987 vincendo 2 Grammy Award negli Stati Uniti, come artista di Rhytm and blues. E’uno tra gli artisti che ha venduto più di 100 milioni di dischi.

Tante note perse, quelle dei musicisti che ci hanno lasciato, ma altrettante resteranno per sempre nella memoria di coloro che li hanno amati.

Per non fare torto agli altri artisti ecco l’elenco :

Natalie Cole (Los Angeles, 6 febbraio 1950 – Los Angeles, 31 dicembre 2015)

Primo Brown (Roma, 14 giugno 1976 – Roma, 1º gennaio 2016)

Pierre Boulez (Montbrison, 26 marzo 1925 – Baden Baden, 5 gennaio 2016)

Otis Clay (Waxhaw, 11 febbraio 1942 – Chicago, 8 gennaio 2016)

David Bowie (Londra, 8 gennaio 1947 – New York, 10 gennaio 2016)

Glenn Frey (Detroit, 6 novembre 1948 – New York, 18 gennaio 2016)

Black (Liverpool, 26 maggio 1962 – Cork, 26 gennaio 2016)

Paul Kanter (San Francisco, 17 marzo 1941 – San Francisco, 28 gennaio 2016)

Maurice White (Memphis, 19 dicembre 1941 – Los Angeles, 3 febbraio 2016)

Bruce Geduldig (California, 7 maggio 1953- Sacramento, 7 marzo 2016)

George Martin  (Londra, 3 gennaio 1926 – Londra, 8 marzo 2016)

Keith Emerson (Todmorden, 2 novembre 1944 – Santa Monica, 10 marzo 2016)

Frank Sinatra Jr (Jersey City, 10 gennaio 1944 – Daytona Beach, 16 marzo 2016)

Phife Dawg (New York, 20 novembre 1970 – Contea di Contra Costa, 22 marzo 2016)

Gianmaria Testa (Cavallermaggiore, 17 ottobre 1958 – Alba, 30 marzo 2016)

Giorgio Calabrese  (Genova, 28 novembre 1929 – Roma, 31 marzo 2016)

Gato Barbieri (Rosario, 28 novembre 1932 – New York, 2 aprile 2016)

Leon Haywood (Houston, 11 febbraio 1942 – Los Angeles, 5 aprile 2016)

Prince (Minneapolis, 7 giugno 1958 – Chanhassen, 21 aprile 2016)

Billy Paul (Filadelfia, 1º dicembre 1934 – Blackwood, 24 aprile 2016)

Nick Menza (Monaco di Baviera, 23 luglio 1964 – Los Angeles, 21 maggio 2016)

Dave Swarbrick (New Malden, 5 aprile 1941 – 3 giugno 2016)

Christina Victoria Grimmie (Marlton, 12 marzo 1994 – Orlando, 11 giugno 2016)

Chips Moman (La Grange, 12 giugno 1937 – La Grange, 13 giugno 2016)

Henry McCullogh (Portstewart, 21 luglio 1943 – Ballymoney, 14 giugno 2016)

Charles Thompson (Springfield, 21 marzo 1918 – Tokyo, 16 giugno 2016)

Ralph Stanley (McClure, 25 febbraio 1927 – Matoaca, 23 giugno 2016)

Bernie Worrell  (Long Branch, 19 aprile 1944 – Everson, 24 giugno 2016)

Lorenzo Piani (Giulianova, 27 settembre 1955 – Rimini, 14 agosto 2016)

Bobby Hutcherson (Los Angeles, 27 gennaio 1941 – 15 agosto 2016)

Toots Thielemans (Bruxelles, 29 aprile 1922 – La Hulpe, 22 agosto 2016)

Carlo D’Angiò (Napoli, 1946 – Napoli, 5 settembre 2016)

Prince Buster (Kingston, 28 maggio 1938 – Miami, 8 settembre 2016)

Bobby Breen (Montréal, 4 novembre 1927 – Pompano Beach, 19 settembre 2016)

Shawty Lo (Atlanta, 22 marzo 1976 – Atlanta, 21 settembre 2016)

Rod Temperton (Cleethorpes, 9 ottobre 1949 – Londra, 6 ottobre 2016)

Pete Burns (Bebington, 5 agosto 1959 – Londra, 23 ottobre 2016)

Bobby Vee  (Fargo, 30 aprile 1943 – Rogers, 24 ottobre 2016)

Roland Dyens (Tunisi, 19 ottobre 1955 – 29 ottobre 2016)

Bap Kennedy (Belfast, 17 giugno 1962 – Belfast, 1º novembre 2016)

Leonard Cohen (Montréal, 21 settembre 1934 – Los Angeles, 7 novembre 2016)

Leon Russell (Lawton, 2 aprile 1942 – Nashville, 13 novembre 2016)

Dave Mancuso (Utica, 20 ottobre 1944 – New York, 14 novembre 2016)

Mose Allison (Tippo, 11 novembre 1927 – Hilton Head, 15 novembre 2016)

Sharon Jones (Augusta, 4 maggio 1956 – Cooperstown, 18 novembre 2016)

Bunny Foy (New York, 13 ottobre 1936 – Nizza, 24 novembre 2016)

Big Syke (Inglewood, 31 marzo 1975 – Hawthorne, 5 dicembre 2016)

Greg Lake (Poole, 10 novembre 1947 – Londra, 7 dicembre 2016

Rick Parfitt (12 ottobre 1948 – 24 dicembre 2016)

George Michael (Londra, 25 giugno 1963 – Oxfordshire, 25 dicembre 2016)

 

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