Dal rock alla dance, dall’acustica all’elettronica. Un’artista dal talento eccezionale, con una vocalità strepitosa ed una personalità da fuoriclasse già ampiamente riconosciuta all’estero. Ora, con un singolo ed un album in italiano, anche il suo Paese potrà apprezzare Alessia D’Andrea.
Difficile etichettare questa artista, musicista, cantautrice. Prestigiose collaborazioni. La sua musica è arrivata in più di 15 Paesi nel mondo. E’ ad un passo dal suo esordio negli States e contemporaneamente all’uscita di un duetto in Sud America ed un disco in Nord Europa, a sorpresa, ecco il singolo del suo primo album tutto italiano.
Arriva in corsa, forte dei successi pop-dance con Molella e altri dj di fama internazionale, delle collaborazioni pop-rock con Ian Anderson dei Jethro Tull, David Arch (Paul McCartney, Robbie Williams), Steafan Hannigan (Bjork, Depeche Mode), Stephan Zeh (Lionel Richie, Phil Collins) Florian Opahle (Jethro Tull, Greg Lake) e molti altri.
Nell’album, realizzato tra Italia, Germania, Svezia e Stati Uniti, anche due brani di Maurizio Lauzi.
BLU OCCHI: “Di solito scrivo le mie canzoni ma questa volta ho “rubato” Blu Occhi dal cassetto del mio amico, Maurizio Lauzi. Ho trovato da subito divertente questa storia di un lui e una lei che continuano a cercarsi nonostante le loro diversità. Un modo meno scontato di parlare d’amore con un linguaggio diretto e una melodia accattivante.”
Dopo aver vinto il “Premio Mia Martini” ed il “Premio Musicultura”, nel 2004 Alessia D’Andrea “incontra” Ian Anderson dei Jethro Tull col quale incide Locomotive Breath.
Da quel momento iniziano i consensi internazionali, infatti il suo singolo Time To Pray (remixato da Molella, Future Funk ed altri dj) viene licenziato in molti Paesi del mondo, tra i quali: UK, Australia, Spagna, Polonia, Norvegia, Sud Africa, Romania, Canada, Nuova Zelanda, Russia, Messico, Singapore, Repubblica Ceca, Israele, ecc.
Lo stesso anno firma un contratto con la storica etichetta inglese Ministry of Sound.
Dall’estate 2006 iniziano i concerti fuori dall’Italia che vedono Alessia D’Andrea esibirsi anche di fronte a 100.000 persone in diretta su radio e TV nazionali.
Nel luglio del 2008 è ancora sul palco insieme ai Jethro Tull, questa volta al Pistoia Blues Festival per il loro 40° anniversario. Unica ospite del tour.
Nel marzo 2009 esce il suo album “Alessia D’Andrea” che viene licenziato oltre che in Europa, anche in Canada, Cina, Hong Kong, Macau, Taiwan, ecc. e col quale sostiene la campagna “Riscriviamo il Futuro” di Save the Children. Inoltre Alessia è ospite nelle più importanti trasmissioni televisive e radiofoniche di alcuni Paesi dell’Europa dell’Est.
Nei primi mesi del 2010 il suo videoclip 8 o’ clock va in rotazione su diversi canali musicali tra cui RAI Music e viene scelto anche da un programma TV in Cina, mentre il videoclip Tonight viene inserito da MTV Europe nella World Chart Express.
Nella seconda metà del 2010 realizza un altro successo insieme a DJ Molella, il brano Paradise, che diventa sigla del programma radiofonico “Lo Zoo di 105” nonché una delle hit più ballate dell’estate 2010.Nell’ottobre del 2010 si esibisce come special guest durante il concerto tributo a Fabrizio De Andrè, al Teatro dell’Opera di Sofia, di fronte alle maggiori autorità nazionali. Nel 2011 esce il DVD “Live in Studio” che presenta il suo spettacolo acustico – elettrico. Nel 2012 esce Set Me Free Set Me On Fire in 3 diverse versioni (dubstep, ballad, progressive) che mostrano ancora una volta la versatilità di questa artista.
È proprio attraverso questo brano che Alessia D’Andrea viene notata in Inghilterra dalla Music House di Londra che decide di diffondere il singolo in tutti i club del Regno Unito. Anche negli USA alcuni giornalisti recensiscono la sua musica portandola all’attenzione di “addetti ai lavori” con i quali firma accordi per la prossima uscita e distribuzione del suo EP in lingua inglese, destinato al mercato americano.
Contemporaneamente Alessia D’Andrea prepara il suo primo album in italiano, di imminente uscita in Italia.
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