Ezio Bosso Ospite a Music: la magìa delle note


La magia si ripete sul piccolo schermo, a quasi un anno di distanza ma su una diversa rete televisiva: Ezio Bosso ospite a Music.

La trasmissione andata in onda mercoledì sera su Canale 5 vuole essere, come ha detto lo stesso conduttore Paolo Bonolis, una sorta di Sanremo personale. Ma senza giudici, né gara o vincitore.

Una carrellata di ospiti nazionali e internazionali hanno prestato il volto a questa kermesse musicale, interpretando la canzone della loro vita, condendola di aneddoti e fatti a volte privati. E tra gli ospiti della portata di Simon Le Bon, John Travolta, Fedez e J-Ax ad un certo punto, con voce rotta, Bonolis annuncia Ezio Bosso.

Qualcuno dei telespettatori magari lo conosceva già, altri hanno avuto “l’onore” di vederlo circa un anno fa a Sanremo.

Ezio Bosso è un pianista di grandissimo talento.

Italiano, 46 anni, ha iniziato da bambino a leggere la musica. A 16 anni debutta in Francia, e da lì non si è più fermato. Durante la sua carriera vince diversi riconoscimenti, suona nei cinque continenti, se lo contendono coreografi, registi di teatro e cinematografici. E’ autore delle colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile, di Gabriele Salvatores, con il quale stringe un sodalizio professionale e umano.

A Londra è stato direttore stabile e artistico della London Strings, unica orchestra d’archi di grande numero d’Inghilterra. Ma Ezio Bosso non si è fermato qui, neanche adesso che una malattia terribile come la SLA lo ha messo a dura prova. Nel 2011 infatti l’artista ha scoperto di essere affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica, una grave malattia neurodegenerativa. Nonostante la sua condizione Bosso però non si è arreso, ed ha continuato a comporre, a suonare e a portare la sua musica in giro per il mondo.

Non la sua musica, ma la musica di tutti.

Ci tiene a sottolinearlo proprio accanto a Bonolis. Dopo la presentazione sul palco di Music il pianista infatti ha preso la parola, prima di cominciare la sua esibizione.

“La musica non è la mia – ha detto – Si, Bach è Bach, ma dopo la sua musica diventa di Ezio, di Paolo, la musica è nostra”!

Chi scrive la musica la scrive per lasciarla a qualcun altro.

Dopo un breve sipario tra i due, Bosso esegue quella che è la sua “canzone della vita”, quella che da bambino non gli lasciavano suonare. Quella che dice essere la più popolare del suo padre musicale, così chiama Ludwig Van Beethoven, il suo padre spirituale. E la magia prende forma attraverso il pianoforte. Si fa musica nel silenzio del teatro, che ascolta la melodia commosso. Bosso suona sul palco di Music “Al chiaro di Luna“, composizione di Ludwig Van Beethoven

Le telecamere inquadrano le sue mani che volanolibere sulla tastiera, il suo volto estasiato, ma tornano anche su un Bonolis visibilmente commosso, e come lui tutta la platea, e i musicisti e gli ospiti tutti.

Un quarto d’ora di grande televisione; per il brano, per il coraggio di quest’uomo e per la sua grande umanità. Alla fine del quale la standing ovation è d’obbligo.

fonte foto:  Huffington Post

 

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