Il sabato del Lemon Jazz Festival si tinge delle note virtuose e allegre del pianoforte di Livio Minafra e del Jazz-tango di Javier Girotto
<strong>Livio Minafra è un’artista e musicista che fa della sua musica un turbinio di suoni e note, attraverso l’impiego di strumenti rudimentali, quasi giocattoli a volte, buste di plastica strofinate tra le mani, xilofoni giocattolo e pupazzi che, durante il concerto dell’ 8 luglio a Villa Fiorentino sono stati buttati all’ interno del pianoforte sulle corde, mentre la musica emetteva le note di brani composti dal giovane pianista, contaminandola così con nuove note/rumori emessi dallo stesso piano, un tripudio tra gli appassionati presenti.
A seguire, la platea è stata avvolta dalla musica del noto saxofonista argentino Javier Girotto, che nonostante una vistosa protezione al setto nasale, dovuta al deprecabile episodio di aggressione occorsogli a Roma, non ha disatteso quanti lo stavano aspettando per ascoltare le sue composizioni.
Ad accompagnarlo un terzetto di ottimi musicisti, gli Aires Tango con Alessandro Gwis al Piano, Marco Siniscalco al basso elettrico, Michele Rabbia alla batteria . Il quartetto ha ben sostenuto i virtuosismi di Javier Girotto con il suo Sax tenore, che forse un pò di sofferenza l’ha ben celata, non risparmiandosi però minimamente e riscuotendo applausi a scena aperta da tutto il pubblico presente. Non è mancata anche una sorpresa, un duetto con un musicista locale, un giovane saxofonista, Claudio De Rosa che ben ha tenuto la scena ed il passo con il maestro Girotto.
Ph: Gianni Esposito