“Blues in my soul” l’ottavo Album del funambolico chitarrista partenopeo Calo Lomanto


Napoli, 30 aprile 2021 – È online su Youtube il video de “La musica è finita”, il secondo singolo estratto da “Blues in my soul”, l’ottavo disco del vocalist e compositore napoletano, Carlo Lomanto: realizzato da Fabio D’Andrea e Francesco Filippini, il videoclip si snoda tra vorticose immagini di repertorio appartenenti a epoche passate, epoche in cui la musica – viva, vitale – la faceva da protagonista. La collaborazione con Fabio D’Andrea, cantautore e produttore – napoletano di nascita e lunigianese di adozione –, qui diventa ancora più evidente: sue le parole in “La musica è finita” (in cui presta anche la voce), come negli altri tre inediti che compongono l’ultimo album, omaggio alle origini della musica moderna, il blues, e non solo, uscito lo scorso 16 aprile su tutte le piattaforme digitali.

Dice Carlo Lomanto di “La musica è finita”:

«La musica è davvero finita? Certo già non godeva di ottima salute prima della pandemia, quest’ultima, poi, ha finito col complicare le cose ulteriormente!

Il brano, infatti, vuole denunciare in maniera ironica la scarsa attenzione rivolta a una tra le più alte forme di arte, oggi sempre più relegata a “contorno” da parte delle istituzioni e dei mass media.»

Dice Fabio D’Andrea di “La musica è finita”:

«Si tratta di una canzone che volevo scrivere da tempo. In quanto amante e professionista della musica, negli ultimi vent’anni ho visto il mio settore subire trasformazioni velocissime, rivoluzioni fatte di tecnologia che avanza e stravolge, e di cultura che cambia forma e dimensione. Mi dico che forse ad ogni generazione è sembrato che la musica finisse con la propria giovinezza.»

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BIO

Vocalist, strumentista, compositore e didatta, ha conseguito i diplomi di 1° e 2° livello di Jazz al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli con 110 e lode.

E’ docente della Cattedra di Canto Jazz al Conservatorio G. Martucci di Salerno. In trent’anni di attività artistica dedicata alla musica jazz ha collaborato con i più apprezzati musicisti di jazz nazionale ed internazionale, tra cui – solo per citarne alcuni -: Joe Lovano, Tony Scott, Fadouk Don Moye, David Alan Gross, Baba Sissoko, Lurent Filipe, Massimo Urbani, Claudio Fasoli, Pietro Condorelli, Maria Pia De Vito, Mario Raja, Mauro Negri, Ettore Fioravanti, Maurizio Giammarco, Gegè Telesforo, Luca Aquino, Daniele Scannapieco, Francesco Nastro, Antonio Onorato, Francesco D’Errico, Paola Arnesano, Guido Di Leone, Pino e Pietro Iodice, Marco Sannini, etc.

Ha partecipato ad importanti festival di jazz come Festival dei Due Mondi di Spoleto, Umbria Jazz di Perugia, Ravello Festival, etc.

La continua ricerca sulle potenzialità espressive della voce e sull’utilizzo della stessa in maniera prettamente strumentale, lo ha condotto negli anni ad approfondire e a diventare uno dei maggiori esperti della tecnica “scat”, unitamente ad un suo personale ed originale impiego dell’elettronica, attraverso l’utilizzo di apparecchiature che gli permettono di trasformare, armonizzare e registrare la sua voce in diretta.

Oltre ad innumerevoli partecipazioni discografiche, ha pubblicato a suo nome sette lavori in studio: “Le cose che ho perso”, “Lomanto’s Market”, “The Beatles Album”, “Dreams”, “Ella & Louis”, “Festa in casa De Moraes”, “ Passione”.

Ha scritto, inoltre, due libri didattici: “Loop, storia ed utilizzo della ripetizione in musica” (Ed. UNI service) e “Metodo di canto scat” (Ed. Wakepress).

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