I Massive Attack inaugurano l’ottava edizione del Noisy Naples Fest. La band di Bristol torna a Napoli, la sua “seconda casa”, Dopo le memorabili esibizioni del 2003, 2008 e 2016 il gruppo britannico torna nuovamente live nella più grande arena all’aperto del sud Italia, con uno show incredibile.
Di nuovo nel nostro paese per un tour di 5 date, il gruppo formato da Robert “3D” Del Naja (tifosissimo del Napoli) e Grant “Daddy G” Marshall sono saliti sul palco dell’Arena Flegrea con un impianto tutto improntato nel rispetto della loro Policy Verde basata al 100% sulle fonti rinnovabili.
Il palco è minimalista, un grande schermo LED nero dietro le strumentazioni della band, è il life motiv di questa esibizione, i veri grandi effetti di questo concerto, sono le immagini proiettate su questa tavolozza elettronica gigante, una tela viva dove la United Visual Artists è riuscita ad intrecciare algoritmi generativi e dati in tempo reale sincronizzando immagini e musica.
Il dj Max Passante ha intrattenuto tutti nel preconcerto, poi ad aprire il concerto dei Massive Attack, la cantante dj DADÀ.
Alle 21,45 circa sul palco restano solo le strumentazioni dei Massive Attack e si dà inizio al concertone. All’inizio si accende solo lil gigantesco schermo LED proiettando un filmato di una rappresentante membro di Medici senza Frontiere che mostra le tante attività di questa benemerita organizzazione mondiale di solidarietà medica e di salvataggio vite di dispersi in mare, con un sottofondo musicale dedicato.
Poi entra la band, in questo scenario pressochè scuro, nero, anonimo, loro sempre in controluce, quindi quasi in ombra solo un occhio di bue orientato alternativamente sull’artista che si sta esibendo. Per il resto, effetti fumogeni e luci alle loro spalle che ne mettono in risalto le sagome e questo enorme LED che trasmette le immagini incredibili che accompagnano i loro brani.
Immagini che come si poteva immaginare, abbastanza improntate sugli ultimi avvenimenti di guerra, dalle immagini distopiche della guerra in Ucraina ai reels generati con l’intelligenza artificiale che Donald Trump dai suoi canali ufficiali ha condiviso per mostrare al suo popolo di scellerati un futuro turistico su Gaza.
Ogni brano è accompagnato da una storia proiettata sul LED, strisce di feed tratti da social media, grafici di CO₂, coordinate GPS di petrolchimici in fiamme. Cartine termiche dei flussi migratori balcanici, “Future Proof” si accompagna a una pioggia di testi sugli OGM, mentre “Angel” esplode in un tripudio di grafici che collegano emergenza climatica e conflitti per le materie prime.
Così, Robert «3D» Del Naja e Grant «Daddy G» Marshall, Horace Andy, Deborah Miller, Liz Fraser, Euan Dickinson, Julien Brown, Damon Reece, Winston Blissett, Sean Cook e Alex Lee, hanno creato un evento che non ha nulla di nostalgico vista la loro assenza dai live da un pò di anni, ma bensì qualcosa di molto attuale, di giornalismo d’attacco, di denuncia di crimini sull’umanità, i Massive Attack non la mandano a dire da nessuno, ci mettono la faccia, le parole e anche le immagini cercando di contestare, ma soprattutto di far capire a chi non vede ancora, le verità nascoste.
La scaletta di Napoli:
- In Your Mind(Gigi D’Agostino cover)
- Risingson
- Girl I Love You(con Horace Andy)
- Black Milk(con Elizabeth Fraser)
- Take It There
- Future Proof
- Song to the Siren(Tim Buckley cover, con Elizabeth Fraser)
- Inertia Creeps
- ROckwrok(Ultravox cover)
- Angel(con Horace Andy)
- Safe From Harm(con Deborah Miller)
- Unfinished Sympathy(con Deborah Miller)
- Tributo allo Scudetto del Napoli ( video e cori )
- Levels(Avicii cover)
- Group Four(con Elizabeth Fraser)
- In Your Mind(Gigi D’Agostino cover – Reprise)
Gallery a cura di Giovanni Esposito ph.