Uscito da pochi giorni il video di “Mecca“, brano tratto dall’album “Present Tense” del 2014, pubblicato cioè a distanza di tre anni dall’ultimo prodotto musicale della band di Kendal, Inghilterra.
I Wild Beasts sono attivi sul mercato discografico fin dal 2006, anno di uscita del loro primo singolo; in seguito vengono messi sotto contratto dalla Domino Records, etichetta indipendente fondata nel 1993. D’altro canto, a buon titolo, la loro musica appartiene al genere del rock indipendente, come dimostra l’ultimo video la cui regia è stata affidata a Kate Moross. Psichedelia anni Sessanta e lenti passaggi musicali verso la disco-wave che tanto mercato ha conquistato negli anni Ottanta, la Mecca verso cui tende il gruppo sembra essere un luogo interiore a cui si giunge partendo da una realtà che gli occhi percepiscono contorta, deviata come in una sorta di trip; questo luogo ci porta a regredire non fino all’infanzia, come alcune immagini del video ci ricordano, ma addirittura al grembo materno.
I componenti del gruppo (Hayden Thorpe voce, chitarra, basso, tastiera; Ben Little chitarra, tastiera; Tom Fleming basso, voce, chitarra, tastiera; Chris Talbot batteria, voce) sono gli unici protagonisti del video, quasi irriconoscibili rispetto alle foto dei loro esordi nel 2006 e deformati dai numerosi effetti cromatici che la regista ha introdotto nel video. La voce di Hayden Thorpe sembra più una voce in falsetto che quella di un tenore, e la loro coerenza musicale trova qualche sprazzo, un guizzo di diversità solo andando a ritroso negli anni, tornando cioè a brani come “End come too soon”.
In buona sostanza un brano godibile, un video accurato e la voglia, da parte dei quattro ragazzi di Kendal, di restare indie ancora per molto tempo. E noi glielo auguriamo.
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