Il 4 gennaio del 2015 scompare uno dei più grandi talenti della musica di Napoli, ad un anno dalla sua morte, tantissime le manifestazioni dei fan , i tributi, le iniziative per rendere onore a Pino Daniele.
E’ già passato un anno, eppure sembra ancora limpido il ricordo di quella notte, nella quale nessuno dei suoi affezionati si sarebbe mai aspettato di leggere una notizia simile: “é morto Pino Daniele”, sembrava impossibile,visto che solo tre giorni prima aveva partecipato al tradizionale concerto, organizzato dalla Rai, per aspettare l’anno che sarebbe poi giunto, invece era proprio così.
Il suo cuore, quel cuore che gli aveva consentito di amare e, allo stesso tempo, di odiare le bellezze e le debolezze della sua città, come si amano e si odiano le bellezze e le debolezze dell’animo di un uomo, aveva ceduto. Inutili le polemiche sulla possibilità di un atto di negligenza da parte della compagna nell’affrontare la situazione d’emergenza, inutile l’autopsia per stabilire le vere cause della sua morte, Pino se n’era andato lasciando solo un grande vuoto.
Nessuno dimenticherà mai i messaggi d’affetto dei suoi amici, i tributi in suo onore, che si sono susseguiti durante tutto il 2015, come ad esempio durante il concerto di Jovanotti al San Paolo con Eros Ramazzotti e James Senese, oppure la dedica di un intero e commuovente brano di Clementino intitolato appunto “Dedicato a Pino Daniele“; nessuno potrà dimenticare i funerali a piazza del Plebiscito e la folla che cantava le sue canzoni per tutta la notte, ne sarà mai cancellato dalla memoria di qualcuno, la spontaneità degli abitanti di Napoli nel radunarsi in piazza quella notte, per cantare e suonare i suoi pezzi e tutti i flash mob che si sono susseguiti nel corso dei giorni e la sua musica si ascoltava in qualsiasi mezzo pubblico, in qualsiasi stazione, in tutti i negozi, nelle auto, dai cellulari e gli mp3 delle persone per strada, il saluto più grande che una città possa dare ad un proprio figlio.
A distanza di un anno da questa tragedia, sono tante le iniziative per commemorare l’evento: sono state infatti indette delle edizioni straordinarie da parte del Correre del mezzogiorno e da Repubblica, mentre Il mattino seguirà una diretta che durerà tutta la giornata del 4 gennaio, con interventi di tanti amici di Pino come James Senese, Rocco Hunt, Tullio De Piscopo, Enzo Gragnaniello, Fiorello e tanti altri. Annunciati anche numerosi flash mob che si susseguiranno dal 4, sino ai giorni successivi.Nel frattempo, grazie alla partecipazione della famiglia, è nata la Fondazione Pino Daniele trust onlus, tramite la quale è stato annunciato che verrà dedicata, al Museo della Pace, una sezione permanente proprio per Pino e tutta la sua arte che si chiamerà “Pino Daniel Alive“, con data di possibile apertura il 19 marzo 2016.