Sanremo 2025 sarà all’insegna della musica, senza lunghe digressioni e discorsi extra. Lo ha chiarito il direttore artistico e conduttore Carlo Conti durante la conferenza stampa di presentazione del Festival, sottolineando che la priorità sarà data alle canzoni.
“Sanremo è una gara musicale seguita da tutti e tale deve rimanere”, ha dichiarato Conti, ribadendo l’intenzione di mantenere il focus sulle 29 canzoni in gara, arricchendo lo show con pochi momenti speciali, ma senza monologhi.
Sanremo 2025, riflessioni rapide, niente discorsi infiniti
Una scelta precisa da parte di Conti, che ha spiegato: “Si può parlare di certi argomenti con la musica. Per questo, invece di un lungo monologo sulle guerre nel mondo, ho voluto dare spazio a Noa e Mira Awad”, artiste simbolo di un dialogo possibile tra Israele e Palestina.
Pur rispettando l’importanza dei monologhi, Conti ha preferito un approccio più snello: “Penso sia più utile una parola forte che una lunga chiacchierata. Per questo ho voluto delle riflessioni brevi, ma incisive”.
Tra gli ospiti scelti per portare messaggi significativi in pochi minuti ci sarà Edoardo Bove, che racconterà le sue difficoltà. Il venerdì sera, invece, Paolo Kessisoglu e sua figlia interpreteranno una canzone dedicata al rapporto tra genitori e adolescenti, un tema che tocca molte famiglie.
Un Sanremo essenziale, dunque, senza troppe sovrastrutture, dove la musica torna ad essere protagonista assoluta.