Si è svolta sabato 10 dicembre presso la Sala Consiliare Don Giuseppe Diana ad Orta di Atella, la presentazione del disco Cadebe’ dei Tiempo Antico.
Una sala gremita ha accolto la presentazione del primo disco dal titolo Cadebè dei Tiempo Antico, al secolo: Giovanni Sorvillo al sax, autore dei testi, delle musiche e voce del gruppo, Salvatore Acerbo alla chitarra, Mario Lupoli al sax, Nicola Girardi al basso, Giuseppe Vertaldi alla batteria.
Una band di recente costituzione, ma lungo è il loro percorso musicale; suonano insieme da trent’anni, ma solo l’anno scorso decidono di spingersi oltre e compattarsi in un gruppo e poi un progetto.L’idea nasce all’indomani del successo di Terra Avvelenata, brano scritto e musicato da Giovanni Sorvillo, testo accorato verso una terra, la propria, sommersa dagli abusi, dall’incuria. Questo brano ha ricevuto ben due premi: Un certain regard al Festival di Musicultura del 2015 piazzandosi fra i sedici finalisti e premiato nella categoria “Socialità e Musica” al Festival del Premio Nazionale delle Musiche di Provincia (Latina) del Maggio Sermonetano.
L’evento svolto col patrocinio morale del comune di Orta di Atella; grazie a gli ospiti presenti, intervenuti a vario titolo, si è distinto rispetto ad altri in ambito musicale.
Potremmo definirlo un reading letterario-musicale determinato dalla consistenza dei testi, mai banali, dall’ottima fattura delle musiche e dalla presenza degli ospiti che sono intervenuti come: come Donatella di Bella, scrittrice, Mario Schiavone, scrittore e blogger, Mimmo Giuliano, presidente dell’associazione IRMA BANDIERA e Gennaro Romano, produttore artistico.
Cadebè racconta di se già dalla sua copertina, un uomo seduto che guarda lontano, assorto nei suoi pensieri e su questa onda emotiva camminano le pagine e i testi che lo compongono. L’album è un disco autoprodotto col supporto di Pio Del Prete, e i grazie sono stati doverosi e sentiti come per l’ottima illustrazione e impaginazione opera di Pasquale Mozzillo, i commenti a margine dei testi di Donatella Di Bella, la fotografia a cura di Salvatore di Vilio, e la distribuzione della Graf Music. Un disco contenente undici brani: Scauze, Anima antica, Nu signore, Na musica sincera, Saglie, Giuvann Battista, Suonno, Chist’ammore,Viento d’ajere, Terra avvelenata e l’edito Veleno.
In questi brani i Tiempo Antico si fanno portavoce delle sofferenze e bellezze della loro terra, fatti di tradizioni antiche, impastate ad un presente confuso. Melodie metropolitane, miste a mediterraneità, si coniugano a versi in lingua napoletana. Una musica sincera, autentica che ti prende e resta in testa. Uno sguardo indagatore sulla società che li circonda, in cui si sovrappongono immagini del passato a quelle presenti. Sono intervenuti come ospiti musicali i Letti Sfatti (Gennaro Romano e Mirko del Gaudio) unendosi nel brano Chist’ ammore, Lino Pariota in Terra avvelenata, Gennaro Romano in Veleno e Pio del Prete in Saglie.
Una presentazione acclamata e seguita con interesse, dove non c’era il solo prodotto finito presentato al pubblico per la vendita; piuttosto una riunione, come quelle familiari di un tempo, dove tutti sono stati introdotti a questo progetto e alla sua nascita. Un disco è frutto di sogni, progetti, talenti e sacrifici e questo i Tiempo Antico volevano trasmetterlo ai presenti, prima di fargli ascoltare questa loro creatura chiamata Cadebè; composta da undici stati d’animo in musica.
foto: Ant Lam