Vineapolis colpisce ancora
Nella rinnovata veste di Enobeersoundclub, tornano le serate musicali in Viale Campi Flegrei, 22/A (Bagnoli, NA), ospiti del sommelier Salvatore Esposito e dello staff manager Stella Merlino; alla preziosa selezione di vini, da sempre peculiare caratteristica del locale, si è aggiunto il banco della Birra, anche questo accuratamente individuato per soddisfare e accogliere le differenti esigenze della loro clientela e di chi giunge a Bagnoli attirato da un cartellone di discreto spessore.
La nuova stagione musicale di Vineapolis si intitola, infatti, “In vino musicas” e, fin dalle prime battute, non delude il pubblico: sala musica piena, tavoli completi, grotta affollata nonostante le condizioni meteorologiche siano poco novembrine rispetto alla media stagionale. Stuzzichini fantasiosi e simpatici, il tagliere di indiscussa qualità a cui si abbinano diversi vini e di differente provenienza geografica, strizzando sempre un occhio alla produzione Made in Sud , e l’ampia scelta artistica sono stati i principali fattori che hanno contribuito al successo della serata del 14 novembre, in cui si è esibita Serena Pisa e il quartetto senza tempo: SERENA PISA (voce), NUNZIO VENERUSO (chitarra), PASQUALE TERMINI (violoncello) e DANIELE LA TORRE (plettri).
Salde radici partenopee nel loro background e quindi nel loro repertorio, questo gruppo compie una scelta artistica coraggiosa, dando inizio ad un viaggio sulle note che vuole sperimentare altre sonorità passando per i quartieri francesi, fino a scavalcare il continente, tra il Messico e l’Argentina. In quest’ ottica si spiegano i brani di Edith Piaf, Mercedes Sosa, Chavela Vargas accanto a quelli classici del canzoniere partenopeo. La bellezza magnetica e particolare della vocalist le consentono di spaziare tra queste note senza dover ricorrere all’artificio del cambio d’abito: niente scialle nè pettinessa per i suoi -pur lunghi- capelli, nè cimbali nè naccherelle per le sue mani che fendono l’aria con garbo, mentre i musicisti l’accompagnano dolcemente. Persino in versione unplugged la sua voce pastosa e forte giunge ad accarezzare le orecchie di quelli che stanno in fondo alla sala, senza alcun danno per i maestri e per la pulizia del suono prodotto. L’acustica di un locale è importante, soprattutto quando è in zone e strade centrali; Vineapolis gode anche di questo vantaggio.
Il pubblico, affascinato, ha applaudito una versione assai lontana da quella di Angela Luce di “Bambenella”, non per questo meno apprezzata, con la quale il quartetto senza tempo di Serena Pisa ha salutato i presenti; tra musici di alto rango non c’è competizione, motivo per il quale ritroviamo in platea anche Pierpaolo Iermano (che sta portando avanti un bel progetto su Tom Waits), Fabrizio Fedele (di ritorno dalla tappa romana in cui ha presentato il suo ultimo lavoro “Il sole risplende in Indocina”) e Tonino Porzio (di cui si attende l’uscita del secondo romanzo, dopo il successo di “L’oceano in un bicchiere”).