Totally Handmade, questa la filosofia del laboratorio di arte aperto nel cuore di Napoli
Dal nome beneaugurante, il laboratorio di Vico Majorana 53, tra i Decumani che da millenni disegnano la geografia di Partenope, è uno spazio principalmente dedicato alle arti visive, alla pittura e alla fotografia ma anche all’artigianato campano.
Nasce da un’idea, ma più correttamente bisognerebbe dire da un sogno di Rino Devoti, pittore e scenografo con esperienze in Argentina e Giappone, con partecipazioni prestigiose al suo attivo come quella di Futuro Remoto dove, in ambito design, progettò e realizzò “Brunella”, una sedia che gli permise di vincere la partecipazione alla Biennale di Marsiglia; poi il Festival dei Due Mondi, lo Spoletofestivalart, la Galleria Orsorama di Brera, Villa Sheibler, il Museo Diocesano di Gubbio, la Rocca di Montefalco, il Castello di Belgioioso (PV), arte e dintorni Aurelium di Roma.
Rimasto lontano da Napoli per 25 anni, vi torna portando con sè questo sogno e apre Ad Maiora, il cui intento è quello di mantenere viva
una tradizione che sia in progress, in divenire perchè è talmente vasta l’esperienza artistica di questa città che, a mio avviso, qualunque movimento anche nuovo non può, direttamente o indirettamente, prescindere da essa. Per questo motivo parlo di laboratorio di arti visive, perchè questo è uno spazio che ambisce ad ogni espressione artistica che io valuto essere in sintonia con questo intento. E ci tengo a sottolineare che tutte le opere, anche quelle commissionate, restano pezzi unici perchè sono totally handmade.
Nome noto nel panorama teatrale campano -e non solo-, la bottega di Devoti è essa stessa un frutto della sua creatività perchè il necessario restyling lo ha impegnato personalmente e mentre trova nuove idee per ottimizzare gli spazi, i primi curiosi si trasformano in committenti. Il fascino di entrare e trovare l’artista all’opera ha un forte impatto sul pubblico che si perde, deliziato, tra tele e bottiglie dipinte a mano.
Ph: Letizia Maffei