La menopausa e la dieta

 

Uno dei  momenti fondamentali, nella vita di una donna,  è la menopausa. Questo processo fisiologico comporta la cessazione dell’attività delle ovaie e, di conseguenza, la drastica diminuzione della produzione degli ormoni estrogeni

La conseguenza più evidente è la cessazione delle mestruazioni e della capacità riproduttiva della donna.
Normalmente la menopausa, o climaterio, si verifica tra i 45 e i 55 anni, e viene diagnosticata quando le mestruazioni sono cessate da almeno 12 mesi. Essa può però comparire in età più avanzata o al di sotto dei 30 anni: in tal caso si parla di menopausa precoce.
L’età della comparsa non sembra dipendere da fattori come l’età della prima mestruazione (o menarca), il numero di gravidanze o l’uso di contraccettivi ormonali, risulta invece che vi sia una correlazione con l’età in cui la madre è entrata in menopausa. Dunque, l’età del climaterio sarebbe in qualche modo fissata geneticamente.
Nelle donne fumatrici la menopausa può comparire anche con tre anni di anticipo. Anche l’asportazione chirurgica delle ovaie durante l’età fertile produce, ovviamente, una menopausa precoce

A causa della drastica diminuzione degli estrogeni, i principali ormoni ovarici femminili  aumenta anche il rischio di osteoporosi perché la riduzione degli estrogeni influenza la quantità di calcio che si fissa nelle ossa che diventa inferiore a quella che si perde.

 

Il metabolismo rallenta: il nostro organismo consuma meno energia.  Il corpo della donna può subire delle trasformazioni, in particolare un aumento del cosiddetto “girovita”,

 

Consigli generali:

  • Migliorare le proprie abitudini alimentaririducendo il consumo di sale, evitando diete fortemente iperproteiche o ipercaloriche ed incrementare l’introito di cibi ricchi in calcio
  • Aumentare l’esposizione allaluce solare, quando possibile, per favorire la sintesi di vitamina D (necessaria per l’assorbimento del calcio)
  • Correggere lo stile di vita:evitare fumo, alcool e stress
  • Aumentare l’attività fisica(moderata ma costante)

 

Una dieta tarata sul fabbisogno personale ci permetterà di non dover assumere integratori. L’obiettivo è evitare un deficit di calcio e di vitamina D; potrebbe essere utile l’assunzione di cibi ricchi di questo minerale.

Il calcio maggiormente biodisponibile è quello dell’acqua, latte e derivati, pesce, crostacei e tuorlo d’uovo. Meno lo è quello presente nei vegetali come frutta, legumi, verdura, ortaggi e cereali integrali.

Questo regime dietetico contempla il consumo di alimenti contenenti vitamine, sali, fibre e calcio, quali frutta, verdura e cereali integrali. Nello specifico, i cibi da utilizzare in questo periodo sono:

  • l’orzo, che rinfresca in caso di vampate;
  • mandorle;
  • legumi;
  • soia;
  • rucola e verdure a foglia verde;

Fondamentale è infine l’apporto di quantità di pesce, come l’aringa, lo sgombro, e le sardine, di olio di fegato di merluzzo e di uova; tutti questi alimenti sono ricchi di Vitamina D, sostanza indispensabile per il nostro organismo.

 


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