I capi di governo di Italia e Croazia alle europee


Gli unici capi di governo candidati alle prossime elezioni europee sono quelli d’Italia e Croazia. Giorgia Meloni vorrebbe costruire una maggioranza diversa al Parlamento europeo e lo ha ribadito ai microfoni di Radio 1, rispondendo alle domande di Marcello Foa e Peter Gomez nella trasmissione Giù la maschera, una delle tappe dell’intensa attività mediatica, inaugurata con il video autoprodotto del format da lei ironicamente battezzato TeleMeloni, dopo le polemiche sulla Rai e prima del siparietto a Caivano con il presidente Vincenzo De Luca.La presidente del Consiglio esplicitamente non esclude anche lo scenario politico alternativo, quello dell’attuale maggioranza senza la partecipazione del suo partito, fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha affermato di essere pronta a una coalizione, che anche a Bruxelles dopo Roma faccia a meno della sinistra, aprendo quindi alle forze politiche di destra, anche estrema, esprimendosi con queste testuali parole : “Non do patenti di incandidabilità”.

La questione dell’asse con le forze politiche estreme, è delicata, oltre che complicata, ma la premier dichiara apertamente di puntare a superare l’attuale coalizione Ursula, perché, a suo giudizio, è necessario costruire un’Europa diversa, che faccia politiche economiche e non solo completamente diverse.

Per Giorgia Meloni le elezioni europee rappresentano un’opportunità clamorosa e nuova, per modificare l’attuale quadro politico di maggioranza.Fratelli d’Italia, a suo giudizio, ha il dovere di approfittare di questa possibilità, verificando possibili convergenze con il Ppe, piuttosto che con i partiti di destra, perché Ursula von de Leyen ha espresso giudizi duri nei confronti dei partiti populisti di destra, definendoli chiaramente antieuropei, soprattutto per la loro vicinanza alla Russia, che di conseguenza porta ad essere contro l’Ucraina, e in generale in contrasto con lo Stato di diritto.

Meloni dichiara di aver stabilito con la presidente della Commissione un rapporto istituzionale, anche perché l’interesse principale è quello di portare a casa i migliori risultati politici, e si dice disponibile pure a continuare a stare all’opposizione del governo dell’attuale Commissione europea.Secondo la presidente del Consiglio comunque ci deve essere come primo impegno la possibilità di formare una nuova maggioranza con una forte caratterizzazione politica di destra, ma ci deve essere anche l’opzione B, una subordinata, che prevederebbe l’esclusione di fratelli d’Italia dal governo europeo.

L’importante deve essere lavorare molto bene, come capo di Stato nell’interesse dell’Italia.Da parte sua Ursula von der Leyen, nel corso del dibattito in Eurovisione tra gli Spitzekandidaten, ossia i migliori candidati alla presidenza della Commissione dell’Unione Europea, ha spiegato di voler collaborare con Giorgia Meloni, precisando però di non volerlo fare con l’intero gruppo Ecr dei conservatori e riformatori di destra, perché troppo estremista e sovranista.

In Europa c’è un solo caso paragonabile alla candidatura internazionale di Giorgia Meloni, quello del primo ministro della Croazia, Andrej Plenković, esponente dell’Unione Democratica Croata, che è candidato nel suo partito alle elezioni europee di giugno.Il primo ministro croato ha dichiarato di aver voluto guidare personalmente la lista dell’Unione Democratica Croata alle elezioni per il Parlamento europeo, dopo le elezioni politiche di aprile nel suo paese, allo scopo di sottolineare l’importanza delle questioni europee per la sua nazione.

Plenković guida dal 2016 un governo di centrodestra in Croazia, dopo aver ricevuto due volte l’incarico di primo ministro e la sua candidatura al parlamento europeo è molto criticata da alcuni partiti di opposizione in Croazia, come succede in Italia alla presidente del Consiglio, ma la sua presenza nelle liste per il parlamento europeo è diversa da quella della Meloni, per alcune motivazioni specifiche.Innanzitutto Il 17 aprile scorso l’Unione Democratica Croata ha vinto le elezioni parlamentari in Croazia, ma non ha ottenuto la maggioranza assoluta per governare da sola.

Di conseguenza per continuare a governare, al partito di Plenković servono i voti del partito di estrema destra “Movimento Patriottico” e l’intesa per il nuovo governo è complicata per le differenti visioni politiche.Quindi Plenković è a capo del governo croato, ma questo governo non è quello uscito dalla vittoria delle ultime elezioni come invece risulta per la premier Giorgia Meloni.

La candidatura di Plenković alle europee sarebbe dunque motivata proprio da questa situazione politica, perché candidandosi, il capo di stato della Croazia vorrebbe sia rafforzare il risultato ottenuto alle elezioni politiche, ben oltre la nuova maggioranza attuale di governo, sia aiutare il suo partito a raccogliere più voti e più seggi al Parlamento dell’Unione Europea, rispetto alle ultime elezioni nelle quali la Croazia per la prima volta ne entrava a far parte.Inoltre Plenković si lascia aperta un’altra possibilità, quella di continuare la sua attività politica al Parlamento europeo, se la situazione del governo in patria dovesse complicarsi.

A questo proposito sta avanzando un’ulteriore clamorosa ipotesi, con il nome del primo ministro croato indicato addirittura tra i possibili successori di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, insieme tra gli altri a quello dell’ex presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e all’attuale presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola.In effetti Unione Democratica Croata, il partito di Plenković, fa parte a pieno titolo del Partito Popolare Europeo, il PPE, che dalle elezioni europee del 1999 è il gruppo politico più numeroso al Parlamento europeo.

La candidatura di Plenković quindi potrebbe essere la prova concreta del fatto, che il primo ministro croato sia interessato a ricoprire un ruolo di primo piano nelle istituzioni europee, anche perché In passato lo stesso esponente politico croato ha già ricoperto il ruolo di parlamentare europeo in ben due legislature, e precisamente tra il 2013 e il 2016.

 


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